“Carlo è passato in mezzo a noi come una meteora. Morto a soli quindici anni: quale disgrazia e quale strazio per i suoi e per quanti gli volevano bene! Ma nei disegni di Dio, quella disgrazia nascondeva una grande grazia. Quella meteora ha lasciato una scia di luce che lo rende ancora vivo e operante in mezzo a noi”.
“Non c’è nulla di più attuale della vita e del messaggio di Francesco. Alcuni anni fa, nel corso di una catechesi, Benedetto XVI lo definì un ‘autentico gigante della santità’, che con la sua gioia ‘continua ad affascinare moltissime persone di ogni età e di ogni credo religioso’.
“Come dire addio ad una persona che stava bene fino a pochi giorni prima ed è morta all’improvviso? Come dire addio ai propri cari senza avere avuto la possibilità di celebrare i funerali? Come dire addio a chi ci manca e non rivedremo più?”.
Intenso momento di preghiera, venerdì 2 ottobre, alle 18, nella chiesa di Santa Maria ad Nives nell’angolo di via Giustiniani di via Ospedale Civile. Presiede la celebrazione don Roberto Ravazzolo. Nella chiesa esposto un quadro dedicato a Maria Madre di Amore e Misericordia.
In occasione della giornata internazionale delle persone anziane, la proiezione della Coldiretti sulle persone che hanno beneficiato di aiuti alimentari con i fondi Fead per gli indigenti
I dati del Global Trends in Giving 2020: donano di più le donne, maggiore digitalizzazione della raccolta fondi, il ruolo (trainante) dei social. L’86% degli italiani ha donato nell’ultimo anno, il 66% durante l’emergenza Covid-19. Moioli (Italia non Profit): “Ringiovanisce la platea dei donatori”