“La delicata situazione sanitaria del Paese, le tante domande che molti uomini e molte donne si stanno ponendo, gli effetti economici e sociali dell’attuale crisi sanitaria, la nascita di nuove forme di povertà, ma anche la vicinanza ai sofferenti, ai medici e agli operatori sanitari, la prossimità delle diocesi alle varie difficoltà, un’interpretazione evangelica di questo periodo, un’attenzione alla famiglia riscoperta nella sua dimensione di Chiesa domestica”: questi alcuni dei temi affrontati dai vescovi nel Consiglio episcopale permanente di ieri, svoltosi in videoconferenza, come si legge nel comunicato finale.
Intervista al card. Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo e presidente della Commissione degli episcopati dell’Unione europea (Comece), sulla lunga scia di sangue che ha attraversato in questi giorni l’Europa. “Se l’obiettivo dei terroristi è quello di dividerci, noi, tutti insieme, Paesi dell'Unione europea ma anche cristiani, atei, agnostici, musulmani, ebrei, dobbiamo dire no. Dobbiamo dire con fermezza, che non ci lasceremo vincere dall’odio. Che, al contrario, vogliamo vivere i valori che hanno reso possibile il progetto dell’Europa. Vogliamo vivere la fratellanza della quale ci ha parlato Papa Francesco. Non si lasceremo vincere su questo punto”
"Deprecabili eventi che cercano di compromettere con la violenza e l'odio la collaborazione fraterna tra le religioni". Così il Papa ha definito gli attentati a Nizza e Vienna, al termine dell'udienza di oggi, trasmessa in diretta streaming dalla biblioteca privata. Al centro della catechesi, la preghiera di Gesù
Si svolgerà a Casa Sant’Andrea a Rubano, domenica 29 novembre dalle 9 alle 18, il primo incontro del nuovo anno del Gruppo vocazionale diocesano, nel pieno rispetto di tutte le normative anti-Covid.
Secondo appuntamento giovedì 5 novembre (ore 17.30-19.30): dialogo civile con Giovanni Grandi, Gregorio Arena, Cinzia CanaliSocietà civile: tra partecipazione inclusiva e solidarietà Iscrizione su link: bit.ly/2Gy9RN2
Il seminario di Padova forgiò non solo teologi e biblisti, ma anche orientalisti, storici, antichisti, matematici e uomini di scienza, grecisti e – soprattutto – latinisti. La novità, che permette di parlare di rifondazione da parte di san Gregorio fu di averlo voluto come un luogo di formazione specializzata per i futuri preti. Un seminario che oggi diremmo “maggiore”
«Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare». Il proverbio fotografa alla perfezione l’attuale situazione delle terapie intensive in Italia. All’inizio dell’emergenza sanitaria nel nostro Paese erano 5.179 i posti letto in rianimazione, un numero che è apparso subito insufficiente per fronteggiare lo tsunami Coronavirus.