Saliamo e scendiamo quotidianamente dal tram, osserviamo la città da un finestrino, di passaggio. Camminiamo con una meta verso un negozio, passiamo da uno scorcio di quartiere, facciamo la fila in attesa, fuori dal cinema.
L’associazione vuole coltivare l’ottimismo nei confronti delle grandi sfide che attendono il Paese per la sua ripresa economica e sociale, tenendo sempre al centro il popolo
Il disegno di legge contro (non solo) l’0mostransfobia è in attesa di essere discusso dalla Camera. Critiche e aperture su un testo che rischia di generare conflitti.
Rapporto sugli asili nido di “Con i Bambini” e Openpolis. A fronte di un centro-nord che con 32 posti ogni 100 bambini ha quasi raggiunto l'obiettivo europeo del 33% e dove in media due terzi dei comuni offrono il servizio, al Sud i posti ogni 100 bambini sono solo 13,5 e il servizio è garantito in meno della metà dei comuni. Divari anche con le aree interne. Il Pnrr deve evitare di potenziare solo le aree del paese già più "infrastrutturate"
In Veneto solo Padova, Marghera, Verona e Resana hanno un’area per le tombe non cattoliche. Il prefetto Franceschelli ha emanato una circolare ai comuni. Nei cimiteri mancano gli spazi per le sepolture di culto diverso da quello cattolico, che richiedono una zona riservata. Il problema riguarda soprattutto le persone di fede islamica
Che cos’hanno in comune Bologna, Gubbio, Avellino, il Friuli Venezia Giulia, e poi le Regioni, i Comuni, il Viminale; e ancora Pasqua, il weekend, la zona gialla? La ricerca su Google in base alla quale escono queste parole.
All’esperienza missionaria a Duran hanno partecipato anche alcuni laici fidei donum: Cristina Tono, giunta già nel novembre 2013 alla Porciuncola, i coniugi Massimo Bano e Silvia Moretti, con i figli Giulio, Samuele e Beatrice (nata in Ecuador), i giovani sposi Alessandro Brunone e Francesca Lo Verso, rientrati l’8 agosto 2020 portando con loro una vita nascente, quella di Lorenzo Bolivar, nato in Italia ma battezzato con un nome caro alla storia del Sudamerica, dove è diffuso.
35 anni fa, il 26 aprile 1986, il mondo conobbe gli effetti del disastro nucleare. In Italia e in Veneto numerose famiglie si attivarono per accogliere i bambini ucraini e bielorussi nei soggiorni di risanamento. Continuano anche oggi, il Covid però ha azzerato gli spostamenti. Oggi il 23 per cento della Bielorussia è ancora contaminato, il 4,8 per cento dell’Ucraina. Terre in cui vivono cinque milioni di persone