“Il gesto del Santo Padre mi ha rafforzato e riconciliato con il mondo”. Così Lidia Maksymowicz, polacca di origini bielorusse sopravvissuta ai lager nazisti, racconta – inun’intervista esclusiva a Vatican News– il bacio silenzioso del Papa sul numero “70072” impresso indelebilmente sul suo braccio, durante il baciamano al termine dell’udienza generale di oggi.
Il tema è stato affrontato oggi nel corso del Tavolo Asilo alla presenza della ministra Lamorgese. Soddisfazione delle associazioni. Miraglia (Arci): “Quarantena a terra come succede già per i minori, ma servono prassi chiare e protocolli”
In Italia viene rilasciato il tesserino Stp che garantisce le prestazioni sanitarie, ma resta il nodo delle piattaforme regionali che non prevedono l’accesso in assenza di codice fiscale e numero di tessera sanitaria. Amsi, Unem e Uniti per Unire: “Non ci sarà mai immunità di gregge senza la vaccinazione dei migranti e rifugiati”
La Comunità: "Previsti percorsi per una vaccinazione che comprenda tutte le fasce della popolazione, con particolare attenzione ai più fragili, come le persone senza fissa dimora e chiunque abbia difficoltà ad accedere alla campagna nazionale"
La Convenzione sui diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza “il trattato sui diritti umani più ratificato al mondo”. Campagna Unicef per i 30 anni dalla ratifica in Italia. Ecco come è cambiata la condizione dell'infanzia
Proietteranno in un luogo rappresentativo della città il logo celebrativo o illumineranno di blu un monumento o un edificio: l'iniziativa con Anci per i 30 anni della ratifica italiana della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia (27 maggio)
Rapporto Istat: nel 2020 sale a quota di famiglie che dichiarano un peggioramento rispetto al 2019: il 29,1% ha visto peggiorare la situazione economica negli ultimi 12 mesi. Il 44,3% segnala "una elevata soddisfazione" per la propria vita
In questo difficile tempo di Covid resta sempre aperta la questione dell’infanzia, dei giovani, delle famiglie. Tra scuole chiuse, servizi sospesi, attività sportive bloccate, i nostri ragazzi e le nostre ragazze sono stati confinati in una stanza, in case non sempre adeguate e con spazi insufficienti a parlare attraverso lo schermo, costretti a mettersi in stand-by per un tempo indefinito.