“Fermatevi, fratelli e sorelle, fermatevi! Fermatevi, fabbricatori di armi, fermatevi!”. Così il Papa, nell’omelia della Messa per i defunti, presieduta al Cimitero Militare Francese di Roma e pronunciata a braccio, ha dato voce alle tombe presso le quali, prima della celebrazione eucaristica, ha sostato in preghiera.
I numeri, rilevati dall’Ufficio nazionale per la pastorale della vocazioni della Cei, mostrano una realtà in linea con il calo degli ultimi cinquant’anni. Secondo le statistiche dell’Annuario pontificio, infatti, nell’arco di mezzo secolo le nuove vocazioni in forza alla Chiesa cattolica sono diminuite di oltre il 60% passando dai 6.337 del 1970 ai 2.103 del 2019. E soltanto nei dieci anni che vanno dal 2009 al 2019, la flessione in Italia dei seminaristi diocesani è di circa il 28%
“Sono qui a Glasgow per ascoltare soprattutto i Paesi più colpiti dall’emergenza climatica, poi per incoraggiare chi si sta impegnando per combattere il riscaldamento del pianeta e anche per ricordare a tutti la dichiarazione che abbiamo fatto con Papa Francesco e il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I nella quale invitiamo, insieme al libro del Deuteronomio, a scegliere la vita. E per pregare. Si tratta di una questione morale, di vita o di morte, perché sono i nostri vicini più poveri, nel resto del mondo, che pagano il prezzo di questa catastrofe”.
“Ripartire. Un nuovo slancio condiviso tra Italia e Africa” è il titolo dell’annual meeting di Medici con l’Africa Cuamm in programma sabato 13 novembre al Gran teatro Geox dalle 11 alle 12.30 (iscrizioni su mediciconlafrica.org).
Assemblea Caritas. Oliviero Forti (Caritas italiana) e Alessandra Morelli (Unhcr) hanno presentato gli scenari dell’emergenza umanitaria in Afghanistan, inserendola nei risvolti generali del fenomeno migratorio. In Afghanistan hanno fallito la guerra e l’esercito... ma non ha fallito la prossimità, l’amicizia, il dialogo. La catastrofe umanitaria c’era già prima, noi dobbiamo creare dei luoghi dove il dialogo sia possibile. Dove cominciare a respirare speranza
I dati Eurostat: nel 2020 calo del 24%. Sui 2,2 milioni rilasciati, la Polonia ne ha concessi quasi 600 mila; seguono Germania e Spagna. Il gruppo di beneficiari più numeroso è costituito dagli ucraini (oltre 601 mila permessi)