Mese: Gennaio 2022

Giorno della Memoria. Schutz (amb. Israele presso Santa Sede): “Una lezione per tutti”

Il 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa entrarono ad Auschwitz (Oświęcim in polacco) scoprendo l'enorme campo di concentramento utilizzato dai nazisti per lo sterminio del popolo ebraico e di altri detenuti, tra loro polacchi, rom e prigionieri di guerra. Sessanta anni dopo, nel 2005, l’Assemblea generale dell’Onu, istituì il “Giorno della Memoria”, scegliendo come data simbolo proprio quella del 27 gennaio. La testimonianza di Raphael Schutz, ambasciatore di Israele presso la Santa Sede

Giorno della Memoria: a Fossoli la “baracca 18 degli intellettuali”, dove aleggiava l’idea di Europa unita

La testimonianza della "baracca 18, degli intellettuali", nel campo di Fossoli, il campo nazionale della deportazione razziale e politica dall'Italia. Da qui passarono circa 5.000 internati politici e razziali destinati ai campi di Auschwitz-Birkenau, Mauthausen, Dachau, Buchenwald, Flossenburg e Ravensbrück. “Nella baracca 18, ‘la baracca degli intellettuali’, nonostante la paura, aleggiava qualcosa di simile alla speranza, al futuro. Di sera, alla luce delle candele, si parlava di democrazia, si immaginava possibile una futura Europa unita, contro i nazionalismi e le dittature in atto. Si parlava di ‘vita’”.

Anno della famiglia. L’amore che diventa fecondo. Pienamente genitori grazie a Paola

L’amore che diventa fecondo. Continua il percorso – condiviso da ufficio di Pastorale della famiglia e Difesa – per approfondire l’Amoris laetitia nell’anno che papa Francesco ha voluto dedicare alla famiglia. Eleonora e Roberto raccontano la strada che li ha portati a essere famiglia oggi e in particolare come sono giunti all’incontro con Paola, di cui sono diventati genitori adottivi nel 2018

Carcere, il lavoro vuol dire libertà. Il recente studio della Fondazione Emanuela Zancan

Le persone detenute che lavorano per cooperative dentro agli istituti di pena hanno molte più opportunità di condurre un positivo percorso di reinserimento. Un recente studio della Fondazione Emanuela Zancan mette in luce quanto peso abbiano i benefici del lavoro su chi sta scontando una pena. E aumentare i detenuti lavoratori vorrebbe dire maggior indotto per tutti, anche per lo Stato