Una maratona di preghiera di 7 ore, dalle 14 alle 21, e in collegamento con sette città dell’Ucraina per implorare da Dio il miracolo della pace. Rispondendo all’appello di Papa Francesco, anche i cattolici in Ucraina oggi si sono fermati ed hanno pregato nei monasteri e nelle chiese e in diretta online nei luoghi dove si trovano, nei rifugi, nei campi e nei centri di accoglienza, lungo le strade di fuga. L’appello per il secondo round di colloqui tra Russia e Ucraina: “Per noi ogni minuto conta tantissimo. Ogni minuto di cessate-il-fuoco può significare la salvezza di tante vite umane. Dai colloqui, aspettiamo che si arrivi almeno ad un cessate-il-fuoco per continuare la strada del dialogo”
Andrea Zini, presidente dell’Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico: “Stiamo ricevendo segnalazioni da parte di cittadini ucraini che nel 2020 hanno presentato domanda di regolarizzazione, impossibilitati ad uscire dall’Italia per ricongiungersi ai figli e ai parenti. Il rischio è che chi è ancora in attesa del permesso di soggiorno si veda rigettare la pratica"
“Le preoccupazioni stanno crescendo. Cominciano a farsi sentire i primi segnali del contraccolpo a livello economico dettato dalle sanzioni. Non ho assistito personalmente a momenti di panico però diversi fedeli mi hanno parlato del rischio di perdere il lavoro nelle prossime settimane, anche delle difficoltà che si possono manifestare a causa della forte svalutazione del rublo e quindi del prevedibile aumento dei costi a fronte di un non aumento degli stipendi”.
Il bollettino di guerra da Kharkiv è drammatico e difficile da stilare. Le foto che arrivano anche al Sir da lì ritraggono strade piene di macerie. Gli edifici in centro presi e colpiti dalle bombe. In queste ore i vigili del fuoco sono impegnati a spegnere gli incendi. Si contano i morti e si benedicono le salme.
Sfruttamento lavorativo. Fenomeno preoccupante anche in Veneto difficile da intercettare anche per i corpi sociali che hanno come obiettivo il suo contrasto. Attivo il progetto Navigare su tutto il territorio della Regione
Papa Francesco compirà un viaggio apostolico nella Repubblica Democratica del Congo dal 2 al 5 luglio, visitando le città di Kinshasa e Goma, e in Sud Sudan dal 5 al 7 luglio, recandosi a Giuba.
Presentato in conferenza stampa il progetto definitivo per il restauro del Selvatico e l'adeguamento normativo di una scuola storica per Padova, inserita in una area urbana che richiede la valorizzazione non solo dell’edificio in sé, ma anche delle mura cinquecentesche da un lato e il Piovego dall’altro.Lo studio di fattibilità prevede due lotti funzionali: un primo stralcio “Restauro dell'Ex Macello Jappelliano” e un secondo stralcio “Ristrutturazione e adeguamento normativo dell'ala est del Liceo Selvatico”. Complessivamente il restauro e adeguamento normativo dell'Istituto Selvatico passa da 8.475.000 a 10.475.000 di euro di cui 2.225.000 impegnati dalla Fondazione Cariparo. A questi si aggiungono 500mila euro stanziati dal Comune di Padova per la sistemazione dell’area esterna e 950mila euro dalla Soprintendenza per l’allestimento delle collezioni per un totale di quasi 12 milioni di euro.
Stanno aumentando negli ultimi mesi le vittime civili del conflitto nello Yemen, che da 7 anni oppone le milizie Houthi filoiraniane alla Coalizione governativa guidata dall'Arabia Saudita. I contendenti di entrambe le parti non risparmiano bambini, scuole, ospedali, mercati, prigioni. Un Paese al collasso, dove è in corso la più grave crisi umanitaria al mondo, con 20 milioni di persone che hanno bisogno di aiuti e 4 milioni di sfollati. A marzo si rischia che 8 milioni di persone rimangano senza cibo perché non è stato deciso il rifinanziamento degli aiuti internazionali