La storia dell'incontro tra una donna sorda (Domenica), l'associazione Nonna Roma e Crei-Interpreti Lis. Per sostenere le persone sorde nelle loro richieste di aiuto e nell'accesso a servizi e percorsi, nasce una “cooperazione con un obiettivo ambizioso: l'accessibilità in lingua dei segni”
Trent’anni fa Chiara Amirante dava inizio a una esperienza di fede che ha restituito alla vita migliaia e migliaia di giovani. E nella grande famiglia che è nata da lì, hanno un posto speciale anche i sacerdoti. Come don Giacomo, intervistato da Giulia Rocchi o don Alex, che abbiamo incontrato, insieme a Lorenzo, nel video girato presso la casa di Piglio (Fr) della Comunità Nuovi Orizzonti.
Emanati dpcm e ordinanza per la protezione temporanea e l'accoglienza dei profughi. Miraglia: "Dopo un mese la montagna ha partorito il topolino, non contemplati studenti e lavoratori". OpenPolis: "Accoglienza ancora una volta emergenziale"
La McNicoll si presenta come scrittrice e autrice neurodivergente e il 31 marzo, poco prima della Giornata mondiale dell'Autismo, uscirà in Italia per la casa editrice Uovonero con il suo secondo romanzo. Storia fantastica con interrogativi esistenziali su individualità e difesa di ciò che è giusto
È stata inaugurata in occasione della prima Giornata regionale dei colli veneti, e resterà aperta fino al 30 aprile nell’ex parrocchiale di San Michele, la mostra “Le cave di Montemerlo. Il colle e la pietra: una storia millenaria”.
Secondo un nuovo rapporto pubblicato oggi, 147 milioni di bambini nel mondo hanno perso più della metà della loro istruzione in presenza negli ultimi 2 anni. Nei paesi analizzati, l'attuale ritmo di apprendimento è così lento che ci vorrebbero 7 anni per la maggior parte degli scolari per imparare le competenze fondamentali di lettura che avrebbero dovuto essere acquisite in 2 anni
Lech Wałęsa, il primo presidente di una Polonia libera, si dice convinto che per i polacchi tutti i profughi sono altrettanto degni di compassione e aiuto. Egli, infatti, non fa differenza tra i rifugiati dall’Ucraina sotto le bombe, e i profughi al più spesso provenienti dall’Asia e dal Medio Oriente che cercano di attraversare il confine che divide la Polonia dalla Bielorussia. Anche i vescovi polacchi si sono appellati più volte alle autorità governative affinché ai migranti alla frontiera bielorussa venga riconosciuto il diritto internazionale d’asilo e venga prestato loro l’aiuto e sostegno necessario. Ma il muro continua a crescere.