Gli accusatori della donna adultera “sono il ritratto di quei credenti che, in ogni tempo, fanno della fede un elemento di facciata, dove ciò che risalta è l’esteriorità solenne, ma manca la povertà interiore, che è il tesoro più prezioso dell’uomo”.
L’ebreo osservante come il cristiano coltiva questo rapporto con la Scrittura, con la Parola che salva e che nella nuova alleanza si è fatto persona in Cristo, morto e risorto.
“Dobbiamo essere consapevoli che l’Unhcr sostiene che potrebbero essere tra 700mila e 800mila le persone che alla fine di questo dramma potrebbero ritrovarsi in Italia. Per questo ci stiamo strutturando per far sì che il sistema di accoglienza regga l’urto”. Così Matteo Biffoni, sindaco di Prato e delegato Anci all’immigrazione, commenta al Sir la situazione dei profughi che fuggendo dalla guerra in Ucraina sono arrivati in Italia. In questo momento il sistema regge ma, avverte, “se dovessero esplodere gli arrivi allora bisognerebbe riconsiderare tutto l’impianto dell’ospitalità”
Vladic Cioccotosto ha 25 anni ed è arrivato in Italia nel 2008, da un orfanotrofio ucraino, insieme al fratello. Dopo un'adozione andata male e un ricovero in reparto psichiatrico, grazie all'associazione Autismo Abruzzo sta realizzando il suo sogno e il suo talento: frequentare l'Accademia d'arte come fotografo
Trenta anni dopo lo scoppio della guerra, nella Bosnia di oggi l’espressione artistica è diventata anche un mezzo per guarire la memoria del conflitto e una forma di resistenza alla guerra. Questo grazie all'impegno di giovani artisti bosniaci e di una storica dell'arte italiana, Claudia Zini, trapiantata a Sarajevo, fondatrice del Kuma International, un centro internazionale di ricerca sulle arti visive legate alla guerra e alla violenza, alle memorie di guerra
Il richiamo della Garante dell'infanzia e adolescenza, Carla Garlatti: “Seguire sempre le vie legali e gli iter istituzionali, la buona accoglienza non si fa con l’emotività”