Mese: Giugno 2022

Lasciamoci di nuovo lambire dalle lingue di fuoco e ricreiamole in ogni istante della nostra esistenza

Il dono dello Spirito, come ci narra Luca, viene effuso “Nel compimento del giorno di Pentecoste” in cui “si trovavano tutti insieme nello stesso luogo” i centoventi fratelli, la prima comunità di Gerusalemme. Pentecoste, cioè Shavuot, la festa delle settimane, in cui si mieteva il grano. Nella storia del popolo d’Israele ci si riferiva all’alleanza e al dono della Torah. Assistiamo ad una teofania, ad una manifestazione che non dipende dall’azione umana: lo Spirito scende su tutti i popoli, popoli e persone sono disposte ad accoglierLo, riconoscerLo e a giocare la propria libertà, proprio come Israele quando ricevette il dono della Torah sul Sinai.

La via dei testimoni è la via di Maria: madre, discepola, credente

Con la Pentecoste, il mistero della Rivelazione del Dio Unitrino nella nostra storia umana si compie: lo Spirito Santo entra da protagonista nei rapporti e nelle relazioni umane, come Persona che chiama i credenti a dilatare l’esperienza della fede nel Risorto e nel Padre in quella della testimonianza. In questo modo, coloro che credono, uomini e donne, sono portati a scoprire che la loro è una vita stabilmente “in uscita”, essenzialmente legata a chi ancora non conosce il Figlio né il Padre.

Un podcast su Papa Luciani. Tornielli: “Un pastore vicino alla gente e fedele alla Chiesa”

Il “colpo di fionda” fu quello di padre Remigio, frate cappuccino venuto a compiere una missione a Canale d’Agordo quando Albino Luciani - il futuro Papa che sarà proclamato beato il prossimo 4 settembre - era ancora un ragazzino. Affascinò i chierichetti del paese con i suoi racconti e poi, durante una passeggiata verso la chiesetta di Garés, li stupì con la sua abilità a tirar di fionda. E quando chiese a quei ragazzi chi voleva seguirlo in convento, Albino disse subito “Io, io!”. Voleva partire davvero. Lo trattennero il parroco e la famiglia... È uno dei racconti contenuti del podcast di Radio Vaticana in quattro puntate, dedicato a Papa Luciani, narrato da Andrea Tornielli, direttore editoriale dei media vaticani. Il Sir lo ha intervistato.

L’incontro di mons. Giuliano con i maturandi, nel segno di GPII: “Se vivi con i giovani, dovrai diventare anche tu giovane”

Sono molti i diciottenni che nei vari Istituti superiori di secondo grado di Lucera, in questi giorni, si stanno preparando al primo grande esame della vita: quello di maturità. È con loro che il vescovo Giuseppe Giuliano è voluto “ritornare giovane”. L’ha fatto con la stessa intuizione che lo mosse sin dal suo primo anno di ministero episcopale in questa Chiesa di Lucera-Troia, quando desiderò incontrare tutti i maturandi delle scuole del territorio diocesano “a casa sua”, in Episcopio, per conoscerli, per parlare con loro, per ascoltare le esigenze dei loro cuori.

“Noi non loro”. La disabilità che velocizza e non rallenta

Noi non loro. Più che un titolo è un manifesto quello scelto per il primo convegno nazionale, promosso dal servizio per la pastorale delle persone con disabilità della Cei. Sì perché anche nella Chiesa c’è bisogno di parlare di accoglienza piena, partecipazione attiva e cura reciproca dell’altro che non ponga barriere. Nella due giorni a Roma, a cui hanno partecipato più di 300 iscritti, più che menzionare gli ostacoli, i relatori hanno cercato di trovare i punti di incontro per portare avanti un cammino condiviso.