Sta proseguendo il cammino di Chiesa, società civile e Istituzioni dopo l’allarme lanciato alcuni mesi fa dall’arcivescovo Battaglia, a cui ha aderito con convinzione il vescovo di Pozzuoli, mons. Pascarella. Ne parla al Sir il coordinatore del Patto e dell’Osservatorio sulle risorse e sulle fragilità educative
“Non ci sentiamo l’Ucraina dell’Asia, perché non c’è nessun interesse a scatenare una guerra adesso”. A parlare da Taipei al Sir è un missionario italiano che da 30 anni vive e opera nella capitale di Taiwan. Ma c’è preoccupazione. “Si stanno seguendo le notizie sui media riguardo alle esercitazioni militari che si stanno svolgendo al largo, vicino alle coste della Cina, con incursioni provocatorie". “Credo che si tratti di un grosso abbaiare", dice il missionario: "Il presidente della Cina non ha nessun interesse a muovere acque torbide. A novembre vuole essere rieletto per la terza volta"
Un vescovo sotto assedio, impossibilitato a dire messa nella sua cattedrale, assedio solo parzialmente interrotto quando al mattino è sceso in strada con il Santissimo, per quaranta minuti, e si è posto in ginocchio di fronte alla polizia del regime di Ortega.
“È stata una grande festa delle emozioni il concorso di quest’anno. Ovviamente hanno vinto i film che hanno ottenuto maggiori consensi ma hanno vinto tutti coloro che ci hanno portato sullo schermo la capacità di stupire, il desiderio di libertà, di vivere fuori dagli schemi”, ci racconta il fondatore del Gff
Dal 1998 l’Istat rileva la percezione dei cittadini rispetto alle tematiche ambientali e nel 2021, i cambiamenti climatici si confermano al primo posto tra le preoccupazioni per l’ambiente per il 51,5% degli italiani). Segue l’inquinamento dell’aria, la preoccupazione per lo smaltimento e la produzione dei rifiuti, l’inquinamento delle acque, l’effetto serra e il buco nell’ozono. Preoccupa meno la rovina del paesaggio, percepita in modo crescente nelle regioni con vocazione turistica come Veneto, Trentino-Alto Adige, Marche, oppure in regioni industrializzate come la Lombardia.
Coraggio, speranza e rabbia sono solo alcune delle parole scritte tra le foglie della quercia realizzata questa mattina sulle fioriere di via Tassoni (quartiere Guizza) dai ragazzi che hanno partecipato al campo E!state Liberi! di Padova.
Sabato a Civitanova Marche il corteo promosso da un cartello di associazioni e dal Comitato antirazzista italiano. Tra le richieste: un sostegno alla vedova e la cittadinanza al figlio. Appello ai media: “Meno toni ansiogeni e allarmistici sull’immigrazione. Usate le parole corrette e restituite identità alle persone”