Per i prossimi giorni sono stati annullati i prossimi impegni di Papa Francesco, “perché i controlli possano proseguire per il tempo eventualmente necessario”.
“Nei giorni scorsi Papa Francesco ha lamentato alcune difficoltà respiratorie e questo pomeriggio si è recato presso il Policlinico A. Gemelli per effettuare alcuni controlli medici”.
Festa delle Palme. Dopo le celebrazioni del mattino in parrocchia, i ragazzi – con i loro genitori, educatori e sacerdoti –sono invitati in piazza delle Erbe per fare festa con il vescovo Claudio. Torna, dopo la pandemia, il “giro per le piazze”
La richiesta arriva dalla ong italiana Mediterranea Saving Humans, attiva nei soccorsi nel Mediterraneo con la sua nave Mare Jonio: "Istituzioni libiche accusate dall'Onu di gravissimi crimini contro l'umanità: ma i nostri politici a queste istituzioni stringono le mani in incontri ufficiali. Si ponga subito fine alla vergogna di questa complicità"
Bloccati in tutti i modi, legali e illegali, in qualche caso in aperta violazione dei diritti umani. Sempre più spesso, famiglie separate. Una corsa a ostacoli che prevede soste lunghe, a volte definitive, o ritorni alla “casella precedente”. Come nel “gioco dell’oca”. Per i migranti venezuelani, però, il sospirato arrivo non è previsto. Si sta rivelando un “inferno” la rotta nord dei migranti, spesso richiedenti asilo, verso gli Stati Uniti. L’esodo dal Paese sudamericano procede inesorabile, nonostante l’allentamento dell’isolamento internazionale del regime di Maduro e il piccolo miglioramento della comunque tragica situazione economica: secondo i dati dell’agenzia Onu per i rifugiati, l’Unhcr, il numero di venezuelani usciti dal Paese negli ultimi anni ha raggiunto la cifra di 7 milioni e 130 mila.
È stato reso noto oggi in tutto il mondo il Rapporto 2022-2023 di Amnesty international, che offre in 575 pagine una panoramica globale, Paese per Paese, della situazione dei diritti umani nel mondo: in 87 Stati (56%) ci sono state proteste di massa per l'aumento dei prezzi e i tagli alla spesa pubblica. In 80 Paesi su 156, il 54%, c'è stato un uso illegale della forza nei confronti dei manifestanti pacifici e in almeno 94 Stati (60%) maltrattamenti in molti casi equivalenti a torture. In 29 Stati sono state emesse nuove norme per limitare le proteste, che si aggiungono ai 67 Paesi del 2021. Sono stati arrestati manifestanti in almeno 79 Stati (51%), ci sono state uccisioni illegali in almeno 33 Stati (21%) e usate armi legali durante le proteste in almeno 35 Stati (22%). Pari preoccupazione c'è per l'uso di armi meno letali in 67 Stati (43%).
Il consiglio di amministrazione della Fondazione Milano Cortina rassicura: nonostante l’impatto della crisi pandemica e il successivo aumento dei costi, il preventivo fatto in sede di candidatura nel 2019 viene confermato e ribadito.