Peccatori amati, mistero pasquale, morte piena di vita, tenebre piene di luce: ecco il mistero della fede che sia Pietro che Paolo custodiranno nella loro coscienza per tutta la vita, e che indurrà il primo a chiedere che si conservasse in eterno nei Vangeli la storia del suo tradimento (e del perdono), e il secondo a raccontare senza riserve negli Atti, e mille volte nelle sue lettere, che razza di fanatico presuntuoso fosse stato, fino a quando il Signore non l’aveva folgorato col suo amore
“Dobbiamo inventare un modo di fare la parrocchia diverso, cioè uno stile diverso di Chiesa che non è più appoggiata soltanto sul prete”, afferma il presidente del Centro di orientamento pastorale al termine della 72ª Settimana di aggiornamento svoltasi a Lucca. Per il vescovo, “in una realtà che anche dal punto di vista sociale e civile è problematica, è importante che ci sia qualcuno che dà speranza”
“Ha lasciato tutto, Pietro, per mettersi alla sequela del Signore. E il Vangelo sottolinea ‘subito’: Pietro non disse a Gesù che ci avrebbe pensato, non fece calcoli per vedere se gli convenisse, non accampò alibi per rimandare la decisione, ma lasciò le reti e lo seguì, senza chiedere in anticipo nessuna sicurezza. Avrebbe scoperto tutto di giorno in giorno, nella sequela, seguendo Gesù e camminando dietro a Lui”.
Ritorna l’antica sagra di Lissaro, che si teneva nel mese di giugno fino al 19° secolo. L’invito è aperto a tutti dal 23 al 25 giugno (con possibilità di cenare tutte le sere presso lo stand gastronomico).
In una nota, ministro Giuseppe Valditara interviene sul voto in condotta e sui casi di sospensione degli studenti. “Abbiamo deciso di intervenire su tre direttrici al fine di ripristinare la cultura del rispetto, di contribuire ad affermare l’autorevolezza dei docenti e riportare serenità nelle scuole”
Afferma l’Ics: “Nessun programma di ingresso protetto è stato attuato nei confronti dei rifugiati dalla rotta balcanica, pur essendo essi in larga parte afgani e siriani, ovvero persone in fuga da contesti di inaudita violenza. Nessun programma, per nessuno: né famiglie, né minori, né malati. Essi sono costretti ad affidarsi agli stessi trafficanti del cui operato ipocritamente ci indigniamo ma che, nei fatti, sosteniamo”