Papa Francesco ha cominciato l'omelia della Messa nella notte di Natale con un pensiero alla tragica attualità della guerra. Dio "non usa la bacchetta magica, non è il dio commerciale del 'tutto e subito'". "Riscopriamo il senso dell'adorazione"
È stata operata a Padova grazie al finanziamento della Regione Veneto, all’impegno dell’associazione Med.Action Bambini con Elias e alla collaborazione della Caritas diocesana
È un Natale difficile quello che attende i cristiani di Terra Santa ma il messaggio che porta la nascita di Gesù è l’antidoto all’odio: “non possiamo stare senza l’Altro. Altro che è venuto a noi. Credo che sia ciò di cui abbiamo tutti bisogno adesso”. Ne è convinto il card. Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme che, in un’intervista al Sir, vede nelle parole “fiducia e pace” la strategia politica e sociale di uscita da questa guerra scoppiata il 7 ottobre, dopo l’attacco terroristico di Hamas ad Israele
A pochi giorni dal Natale, mons. Jacques Mourad, arcivescovo siro-cattolico di Homs, racconta al Sir la sofferenza del suo Paese, la Siria, segnata dalla guerra scoppiata nel 2011. Una guerra dimenticata e mai del tutto finita. “La venuta di Gesù - dice al Sir - ci ricorda che Dio si è incarnato per la salvezza dell’umanità. Facendo del bene possiamo dare aiuto”. È con questo spirito che la comunità cristiana di Homs si accinge a trascorrere il Natale
Pranzi di solidarietà Sono tante le tavole pronte ad accogliere, non solo a Natale, anziani soli, migranti, persone senza dimora... e quanti desiderano sentire il calore degli amici e della famiglia. Cucine popolari, Comunità di Sant’Egidio, Cappuccini e diverse parrocchie
Vivere il Natale con il Verbo che si fa carne oggi, per ognuno di noi, ogni giorno, benedicendo le nostre vite e la vita dei nostri fratelli aiutando chi è in difficoltà senza giudicare, nella semplicità e nell’amore condiviso: questo e molto altro è stato il senso della testimonianza di Beatrice Fazi a Corviale.
“La legge 833 è una sfida per ciascuno di noi non soltanto quando andiamo in ospedale o dal medico di famiglia, ma nella vita di tutti i giorni e in tutte le sue dimensioni”, spiega il costituzionalista, titolare del dicastero in Lungotevere Ripa con il Governo Monti. “Proprio perché è un bene comune, la salute deve essere oggetto di una vigile e costante attenzione da parte di tutti”, aggiunge, convinto che “la salute non può essere affidata al mercato” e che il Ssn “è da preservare e da potenziare”: “Se lo si stravolge attraverso forme di privatizzazione strisciante oppure introducendo un secondo pilastro attraverso il regionalismo differenziato – osserva – allora si agisce per distruggerlo”