Pochi permessi ai cristiani della Cisgiordania e pellegrini assenti. Ad animare la processione delle Palme ieri a Gerusalemme i lavoratori stranieri e i religiosi, frati e suore. Un misto di tristezza e di gioia. "Gerusalemme quest'anno non ha avuto la presenza della gente che acclama agitando rami di palma, che canta insieme inni di gioia. Non può esserci gioia piena quando a pochi o a tanti chilometri di distanza manca il rispetto della vita", dice al Sir padre Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa.
È Domenica delle Palme. La cattedrale cattolica latina di San Martino a Mukachevo è gremita di gente. L'Ucraina è ovunque un Paese in guerra. La capitale ucraina Kyiv e la regione occidentale di Lviv sono state attaccate dall'aviazione russa nelle prime ore di questa domenica che per i cattolici latini apre alla Settimana Santa. Non c'è pace: "Esplosioni nella capitale. La difesa aerea è in funzione. Non lasciate i rifugi", ha scritto su Telegram il sindaco di Kyiv Vitali Klitschko
È una memoria viva quella che ci hanno lasciato i testimoni del Vangelo che ricordiamo nel 32esimo anniversario dell’uccisione di san Oscar Romero. In una data che appartiene a molti uomini e donne, religiose, religiosi e laici, che hanno ancora una grande eredità da trasmettere, come la Fondazione Missio e Missio Giovani raccontano.
In missione per portare il Vangelo tra la gente dei villaggi. Suor Maria Mattiazzo, missionaria dell’Immacolata da oltre 40 anni in Guinea Bissau, ha appena festeggiato il mezzo secolo di vita consacrata con gli amici guineani. Le religiose sono fra l’altro impegnate nella formazione scolastica dei giovani, ma rimane il cruccio di tante, disperate partenze. In più c'è il problema della instabilità politica
"La chiesa di Terra Santa sta vivendo un prolungato Venerdì Santo, quasi schiacciata dal peso della Croce. Ma non sarà un Venerdì Santo eterno. Prima o poi finirà e il sole di Pasqua sorgerà anche per la chiesa di Gerusalemme": lo dice il Custode di Terra Santa, padre Patton. Questa Pasqua è anche occasione per “dare senso alla sofferenza di quei milioni di cristiani nel mondo ai quali nessuno da voce". La testimonianza dei cristiani di Gaza
Un tempo arrivava a casa la vecchia zia impicciona e dopo aver speso un po’ di tempo con i genitori si rivolgeva a noi bambini facendoci la solita domanda ingombrante: «E tu cosa farai da grande?».
Un pensiero a Gerusalemme, ai fratelli e alle sorelle di Gaza e ai pellegrini: a rivolgerlo da Gerusalemme, è stato il patriarca latino, card. Pierbattista Pizzaballa, al termine della Processione delle Palme che, oggi pomeriggio, ha attraversato la Città Santa dal santuario di Betfage, in cima al monte degli Ulivi, fino alla chiesa di Sant’Anna, presso la porta dei Leoni.
Si conclude il 25 marzo il breve ma intenso percorso quaresimale vissuto dal gruppo di parrocchie formato da Camponogara e Campoverardo, Calcroci e Lughetto, Premaore e Prozzolo.