Il card. José Tolentino de Mendonça, responsabile a livello mondiale dell’educazione e della cultura della Chiesa cattolica come prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede, ha fatto una visita a sorpresa alla sede di Scholas Occurrentes nel Barrio 31 della Città autonoma di Buenos Aires.
“Nel mondo di oggi esistono molti strumenti giuridici, almeno formalmente, come le Convenzioni di Ginevra che definiscono il trattamento dei prigionieri, sia militari sia civili, oppure dei feriti gravi. Abbiamo anche le Nazioni Unite. Abbiamo diversi Paesi che vengono chiamati potenze mondiali oppure aspirano a diventare tali. Ma rispetto a tutti questi strumenti è come se si sbriciolassero di fronte alla realtà della guerra, incapaci di prevenirla e di fermarla”.
“La situazione che stiamo vivendo è drammatica. Il nostro villaggio domina il fiume Litani che scorre più in basso nella valle" dove sono rintanati i miliziani di Hezbollah. A raccontarlo al Sir è il superiore del convento francescano di Tiro
Il conflitto ha reso difficile la somministrazione di vaccini, come pure curarsi, vista l'impossibilità di isolamento reale o di mangiare cibi adatti alle varie patologie. Il racconto di una giovane addetta di Caritas Jerusalem
Nei due Paesi si riscopre un ruolo centrale degli Ordini religiosi con i loro monasteri, conventi, abbazie. Sono una presenza ancora numerosa e vivificante
Papa Francesco ha terminato l’udienza generale di questa mattina con un nuovo accorato appello: “Non dimentichiamo la martoriata Ucraina che soffre tanto. Non dimentichiamo il Myanmar, il Sud Sudan, il Nord Kivu e tanti Paesi che sono in guerra. Preghiamo per la pace. E non dimentichiamo la Palestina e Israele. Che ci sia la pace!”. E nel giorno in cui si commemora san Pio X, ha rivolto un pensiero speciale ai catechisti: “Sono, in alcune parti del mondo, i primi a portare avanti la fede. Preghiamo oggi per i catechisti, che il Signore li faccia coraggiosi”
Sabato 17 agosto in occasione del 70° anniversario della morte di Vinicio Dalla Vecchia, un’ottantina di persone provenienti da vari paesi della Diocesi di Padova (in particolare da Perarolo e Codiverno) sono saliti al Rifugio Gardeccia (TN), là dove Vinicio precipitò all’età di 30 anni dalla parete est del Catinaccio, assieme al cugino don Bartolomeo Dal Bianco.
“Una terra da abitare e custodire. ‘Il Signore Dio prese l’essere umano e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse’ (Gen 2,15)”. È stato il tema della 60ª sessione di formazione ecumenica del Sae-Segretariato attività ecumeniche, che si è svolta a Camaldoli. “A monte delle molte complesse questioni tecniche e scientifiche, la crisi socio-ambientale è un problema culturale, etico e spirituale. Per questo è determinante il coinvolgimento del mondo delle religioni, così potenti nel mobilitare risorse morali e attivare comportamenti”, dice al Sir il membro del Comitato esecutivo del Sae