Comunicare è uscire un po’ da se stessi per dare del mio all’altro. E la comunicazione non solo è l’uscita ma anche l’incontro con l’altro. Saper comunicare è una grande saggezza. Io sono contento di questo Giubileo dei comunicatori. Il vostro lavoro costruisce la società, costruisce la Chiesa. Fa andare avanti tutti. A patto che sia vero”.
Centinaia di giornalisti hanno partecipato al pellegrinaggio giubilare verso la Porta Santa di San Pietro, in un clima di comunione fraterna e profonda emozione. Partendo all’alba da Castel Sant’Angelo, i partecipanti hanno attraversato via della Conciliazione in preghiera, riflettendo sul ruolo e sulla responsabilità della comunicazione. Il momento culminante è stato l’attraversamento della Porta Santa, accompagnato dalla preghiera e dalla meditazione sul Messaggio del Papa per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. In basilica, i pellegrini hanno vissuto un tempo di preghiera e raccoglimento, riscoprendo la propria missione di comunicatori di speranza e verità
Don Francesco Mitidieri, cappellano del carcere di Taranto e presidente dell’associazione “Noi&Voi”, promuove progetti di inclusione sociale e lavorativa per i detenuti. La sua esperienza presbiterale rappresenta un forte richiamo alla corresponsabilità economica a sostegno dell’azione dei sacerdoti, come suggerito dalla campagna Sovvenire della Cei, “Uniti nel dono”
Il deputato repubblicano Justin Keen propone una taglia per deportare immigrati illegali, in linea con le politiche migratorie di Trump, che includono incursioni in scuole e chiese. Il vescovo Seitz di El Paso denuncia misure che generano paura e ansia, ribadendo solidarietà ai migranti. I vescovi del Colorado chiedono equilibrio tra accoglienza e sicurezza, segnalando l’aumento di traffico di droga e tratta di esseri umani. Le chiese cristiane si dividono tra accoglienza e adesione alla politica migratoria del presidente
Bob Dylan agli esordi negli anni ’60 è al centro del film “A complete unknown” di James Mangold, con Timothée Chalamet in una straordinaria mimesi fisica e canora. In sala anche la commedia italiana “10 giorni con i suoi” di Alessandro Genovesi, terzo capitolo sulle disavventure della famiglia Rovelli, con Fabio De Luigi e Valentina Lodovini, ambientata nella solarità della Puglia
Far abitare la parola “speranza” anche nelle carceri. L’apertura della Porta Santa nel penitenziario di Rebibbia rappresenta, come spiega suor Nicoletta Vessoni in questa intervista, un invito a un impegno quotidiano verso questi nostri fratelli. “Urge vivere in questo periodo storico-politico segni molto concreti di attenzione verso il mondo del carcere, segni di accoglienza e prossimità, mettendo in atto risposte concrete”
La Siria sembra essere scomparsa dai radar dell’informazione, al punto da far pensare che tutto vada bene. Ma così non è, come racconta al Sir il parroco di Aleppo, padre Karakach. Accanto a fatti positivi, come l’apertura del Paese alla comunità internazionale, si registrano anche aspetti preoccupanti, come “vendette di carattere religioso, corsi di sharia per le forze dell’ordine, donne separate dagli uomini nei mezzi pubblici”
Il Giubileo della comunicazione è un’occasione per riscoprire il senso profondo del nostro impegno come giornalisti e comunicatori, uniti nella missione di raccontare la verità e di prenderci cura del mondo attraverso le parole. È un richiamo alla speranza che ci unisce, spingendoci a ricominciare con coraggio e comunione, lontano da logiche di potere che sacrificano verità e umanità. Citando don Primo Mazzolari, scrivere significa curare le parole e, con esse, il mondo. Questa è la sfida del comunicare: costruire reti e trasmettere speranza concreta, fondata nella fede. Un punto di partenza per ritrovare il cuore della nostra vocazione
“Chi si occupa di comunicazione oggi sta soffrendo molto per le applicazione dell’intelligenza artificiale. Per questo è importante che recuperiate la vostra forza e identità di comunicatori, che hanno una deontologia e degli obiettivi. Si tratta di capire come fare la differenza” in questo “momento difficile e affascinante. Siamo di fronte ad una sfida potente, è importante che ci sia formazione professionale”.