Donne in guerra: in prima linea nel conflitto ma con le armi, apparentemente ‘spuntate’, della vicinanza, della solidarietà, della responsabilità, dell’educazione e della preghiera, sfollate e rifugiate. È l’esperienza diretta, vissuta sulla propria pelle, da suor Nabila Saleh, della Congregazione delle Suore del Rosario. Per sei lunghi mesi sfollata nella parrocchia latina di Gaza, al Sir racconta una missione di accoglienza tutta al femminile.
Nel marzo 2022, furono quattro donne a salvare dagli effetti devastanti di un bombardamento il Museo d’arte di Kharkiv e a mettere in sicurezza le sue opere d’arte. “C’è chi in questa guerra combatte in trincea. Noi abbiamo lottato tra queste mura. E’ una storia d'amore perché è l’amore a spingerci a farlo”.
Per molti anni in Brasile e Germania, suor Gabriella Bottani, comboniana, ha combattuto contro la tratta di bambine, bambini, ragazze, donne... Nel raccontare la sua esperienza missionaria oggi insiste sul concetto di “camminare insieme” per incontrare con gli “impoveriti” e le “impoverite” il volto di Dio.
Il Consiglio Nazionale della Federazione Italiana Scuole Materne approva una mozione che impegna la delegazione trattante con le organizzazioni sindacali
“Il Papa prosegue la terapia prescritta e la fisioterapia motoria. Continua ad alternare la ventilazione meccanica la notte e l’ossigenazione ad alti flussi durante la giornata”.
La Chiesa e, oserei dire, le Chiese stanno vivendo un momento di grande fragilità e sperimentando la caducità della condizione umana, mentre il vescovo di Roma è sottoposto a cure mediche nella struttura ospedaliera del Policlinico Gemelli. L’evento del messaggio audio che si è ascoltato in piazza San Pietro nella serata di giovedì 6 marzo, pronunziato nella sua lingua madre, lo spagnolo, ci ha emozionati e deve farci riflettere: “Ringrazio di cuore per le vostre preghiere per la mia salute dalla piazza - ha detto Francesco - vi accompagno da qui. Che Dio vi benedica e che la Vergine vi custodisca”.