Inizia la pubblicazione delle prime pagine in formato digitale della Difesa del popolo di cento anni fa. Nel numero del 9 agosto 1914 – il primo che offriamo ai nostri lettori appassionati – il settimanale diocesano dava conto dell'inizio delle ostilità e pubblicava in prima pagina le disposizioni del vescovo di Padova Luigi Pellizzo “Per la pace”.
«A tutti – dichiara il presule – è noto il paterno e sollecito pensiero del Santo Padre in quest’ora triste e minacciosa per la salute dei suoi figli che invita a ricorrere con le preghiere a Gesù Cristo Principe della pace. Noi accogliamo con ossequio profondo la Esortazione del Padre che rivolge a tutti i cattolici del mondo, e ordiniamo: (…) Ogni sacerdote, terminata la S. Messa dopo l’invocazione Cor Jesu Sacratissimum, reciterà col popolo un Pater Ave Gloria ripetendo per tre volte: A peste, fame et bello, libera nos, Domine… Sarà cura di ogni sacerdote, poiché il clero deve andare innanzi con l’esempio, di fare e raccomandare preghiere private e atti di penitenza ai fedeli ma specialmente l’accostarsi ai Sacramenti, e frequenti visite a Gesù nella SS.ma Eucaristia, perché nella sua infinita misericordia, perdonando a tante e sì enormi iniquità degli uomini, voglia allontanare il terribile flagello della guerra: a peste, fame et bello libera nos, Domine. Dio vi benedica».
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