ChiesaHa un approccio esuberante, energico, Johnny Dotti, pedagogista e imprenditore sociale che con la sua verve ha un modo tutto personale di coinvolgere e, soprattutto, interrogare.
Reduce da un incontro con una quarantina di giovani della Diocesi – che si è tenuto l’11 febbraio scorso nel centro parrocchiale di Vigodarzere – il docente, che da tempo riflette su nuove modalità per far tornare a vivere parrocchie e centri parrocchiali, è stato coinvolto da Noi Padova per guidare alcuni incontri formativi, che si terranno a marzo, rivolti ai consiglieri dei centri parrocchiali. «Prima della pandemia c’eravamo già incontrati con alcuni referenti di Noi Padova – racconta Dotti, autore di diverse pubblicazioni tra cui Oratori generatori di speranza e Educare è roba seria – e le mie riflessioni rimangono le stesse di allora, quelle che cercherò di portare negli incontri con i consiglieri. I temi su cui sono convinto si debba riflettere fanno luce sul centro parrocchiale/oratorio quale luogo di relazione, dove è necessario instaurare un’alleanza tra adulti, e tra adulti e giovani-ragazzi. Credo nella responsabilità delle famiglie di immaginare l’educazione dei figli attraverso la relazione con gli altri, con la comunità». L’esperto è convinto infatti che le famiglie debbano riconoscere sempre più la necessità di affidarsi alla comunità parrocchiale per educare i ragazzi, in una connessione profonda con la fede: «Solo insieme è possibile affrontare tutto ciò che ha a che fare con la vocazione, con il trovare la propria strada nella vita, con la preghiera – prosegue – ricordiamoci che oratorio significa “luogo in cui si prega” perciò la preghiera, attraverso la parola, ha un’importanza tutt’altro che secondaria; non intendo solo il “dire le preghiere”, ma vivere un vero pellegrinaggio esistenziale, coinvolgendo tutta la persona per fare esperienza di sé, degli altri, di Dio». Ma… come può avvenire? «Attraverso linguaggi diversi – sport, teatro, aggregazione, gioco – ricordando però che non dobbiamo preoccuparci solo di riempire di attività e servizi gli ambienti, gli edifici, ma sperimentare piuttosto esperienze di vita, che siano immagine di Dio». A differenza di quanto avvenuto nel recente incontro con i giovani, focalizzato essenzialmente sul linguaggio non verbale, con gli adulti invitati agli appuntamenti formativi l’approccio sarà centrato sulla parola. «Le domande che ci porremo saranno molte, tra cui: quale esperienza vogliamo vivere noi stessi – laici, sacerdoti, adulti, giovani – all’interno dei centri parrocchiali, prima ancora di farla vivere agli altri? Porterò la riflessione su temi come comunità, vocazione, esperienza, infinito, preghiera, Trinità. In ballo c’è la vita, e il suo senso!».
Si intitola “Stop&Start: ripartiamo da Noi. Questo è un tempo di trasformazione!” il corso di formazione rivolto ai consiglieri dei circoli affiliati. Si svolgerà in presenza, in due serate, e sarà ripetuto in quattro zone diverse della Diocesi per dare l’opportunità a tutti di partecipare. Nella zona centro-nord si terrà il 6 e 13 marzo presso il centro parrocchiale di Borgoricco San Leonardo; nella zona sud-ovest, il 9 e 16 marzo, nel centro parrocchiale di Monselice Redentore; zona centro sud-est, 20 e 27 marzo, nel centro parrocchiale di Legnaro; infine, nella zona nordovest, il 21 marzo nel centro parrocchiale di Zugliano e il 28 in quello di Grumolo Pedemonte. Gli appuntamenti si terranno dalle 20.45 alle 22.30; adesioni gratuite previa iscrizione su noipadova.it, entro il 24 febbraio.
