Chiesa | DiocesiVeglia dei giovani È iniziata nel Palazzo della Ragione, tra le bare e gli ulivi di Yoko Ono, per trovare compimento nella preghiera in Cattedrale
«Egli dà forza allo stanco e moltiplica il vigore dello spossato. Anche i giovani faticano e si stancano, e gli adulti inciampano e cadono; ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi». Questo è il brano del profeta Isaia (40, 29-31) che i partecipanti alla veglia dei giovani – lunedì 25 novembre – hanno sentito risuonare dentro per ben due volte. La prima nel Palazzo della Ragione, nel cuore della città di Padova, dove sono stati convocati per dare avvio alla serata di preghiera. Lì, camminando tra l’installazione “Ex it” di Yoko Ono, dopo aver contemplato la bellezza del luogo, dopo aver “carpito” con lo sguardo segni di speranza e dopo aver riflettuto sulla tensione tra morte e rinascita, richiamata dagli elementi dell’installazione – bare e ulivi – si sono sentiti dire: «Egli dà forza allo stanco e moltiplica il vigore dello spossato». E ancora: «In questo cammino, caro giovane, non sei da solo. Questa è la Chiesa, custode di quell’ulivo che vogliamo chiamare speranza, capace di dar vita in mezzo alla morte». Il secondo ascolto del brano di Isaia è avvenuto in Cattedrale – che si è riempita fino all’ultimo angolo! – e ha introdotto un momento molto sentito: la professione di fede di alcuni giovani. Dopo un percorso di preparazione con dei compagni di viaggio, che ha permesso di far crescere in loro la consapevolezza del dono ricevuto – la fede – Giulia, Davide, Margherita, Elia, Sara, Rachele, Eleonora, Sara, Elena, Chiara, Marco e Sofia hanno restituito pubblicamente alcuni aspetti del loro personale Credo. «Caro Dio Emmanuele, desidero farti la migliore delle dichiarazioni d’amore che mai farò in vita mia…». «Dio Padre, mi hai accolto con le braccia spalancate in uno dei momenti più complicati della mia vita…». «Sai quanto sono fragile e debole, quante volte inciampo, eppure non mi hai mai lasciato la mano». «Io credo in te, Figlio Gesù Cristo mio più grande amico…». «Credo in te Signore Gesù forse perché prima di tutto tu credi in me». «Gesù Cristo, mi hai insegnato a farmi piccola per fare spazio agli altri». «Spirito Santo, hai colorato la mia anima e da lì ho deciso di essere anche io parte di questa Chiesa che tramanda il tuo amore». «Tu sei una presenza viva nella mia vita, che mi affianca e sostiene». «Sei per me vento a sfavore, tutte le volte che ho bisogno di fare un passo indietro, di una pausa, “mettermi al riparo”, di ascoltarmi e non di compiacere; sei per me vento a favore, tutte le volte in cui mi devo “alzare”, andare, fare un passo avanti e vivere davvero e non avere paura di non essere abbastanza» «Credo la Chiesa che, nonostante le sue fragilità, mi ha fatto conoscere dei compagni di viaggio speciali». «La consapevolezza di non essere il solo a desiderare di incontrarti e la possibilità di fare esperienza di te attraverso gli altri tengono sempre viva la mia fede». «Credo in una Chiesa fatta di testimoni, che con la loro storia mi insegnano a provare vera felicità per gli altri». Il vescovo Claudio, che all’ingresso del Palazzo della Ragione – a inizio serata – ha salutato i giovani uno a uno, si è rivolto loro con un messaggio di incoraggiamento, sostegno e speranza. «Nell’impresa più grande della vita, quella di amare, Gesù si propone come via, verità e vita. Ci dona addirittura la sua forza, ci nutre e ci sostiene facendosi compagno di strada. La fede in Gesù e la vocazione a seguirlo sulla via dell’amore generano speranza. La speranza che nasce dall’amore, la speranza che genera amore è la nostra possibilità non solo personale e sociale di realizzazione, ma anche di donare al mondo il nostro contributo».
Dal 25 al 27 aprile si terrà, a Roma, il Giubileo degli adolescenti, rivolto a ragazzi dai 14 ai 17 anni. La preiscrizione obbligatoria si raccoglie fino al 15, dicembre. Durante il Giubileo si terrà la canonizzazione di Carlo Acutis. Il Giubileo dei giovani – rivolto ai 18-30enni – è in programma dal 28 luglio al 3 agosto. L’apertura delle iscrizioni è stata annunciata da don Diego Cattelan, direttore dell’ufficio di Pastorale dei giovani, durante la veglia di lunedì 25 novembre. Nei giorni che precedono il Giubileo sono in programma i gemellaggi nelle parrocchie di gruppi da “fuori Diocesi” che poi raggiungeranno Roma. Si raccolgono le disponibilità per l’accoglienza. «Stiamo ragionando – ha comunicato don Cattelan ai giovani – di compiere un tratto di strada a piedi per raggiungere Roma». Per tutte le informazioni e gli aggiornamenti si può visitare il sito giovanipadova.it
