Chiesa | DiocesiUn’occasione di formazione, certo, ma dove a prevalere – e favorire la riuscita – è stato il “tono” della fraternità.
Così potrebbe essere riassunta l’esperienza di “Fino in cima”, weekend di formazione per gli educatori dei gruppi giovanissimi che si è tenuto a inizio novembre a Camporovere. L’obiettivo era questo: approfondire le dinamiche psicologiche e spirituali dell’adolescente, per acquisire metodi e strumenti per programmare un gruppo e per confrontarsi sulle provocazioni fornite dai ragazzi. «È stata un’esperienza di fraternità – racconta uno dei membri dell’èquipe, Francesco Pezzin – perché il gruppo di partecipanti era contenuto. Ma questo si è rivelato, anche per noi dell’èquipe, un punto di forza. Dato che siamo animatori, ci siamo detti: sfruttiamo questa occasione e “affrontiamo” tematiche che nel servizio educativo con gli adolescenti sono preziose per tutti. E poi, appunto, il clima di fraternità ha fatto il resto». «Ho aderito alla proposta – racconta Filippo Callegaro, uno dei partecipanti – principalmente perché sentivo di dover dedicare del tempo al prendermi cura di me stesso e per prepararmi al meglio per il ritorno al servizio educativo, in questo caso per i giovanissimi. Ho portato a casa molto più di quanto mi aspettassi. Sicuramente è stato un weekend intenso, pieno di spunti di riflessione e provocazioni per vedere il nostro servizio educativo sotto un’altra luce. Con diverse persone mi sono trovato concorde nel dire che il clima creatosi, quasi di famiglia, ha dilatato la percezione del tempo, tanto da esser sembrato più lungo di un weekend». Tra le cose che Filippo si è portato a casa c’è «il Progetto formativo dell’Ac di Padova. Dono di fine weekend, ma non solo, ne ho scoperto l’importanza e diversi suoi contenuti. Tra cui il fatto che è fondamentale capire nel concreto come mi relaziono con Dio e come posso impegnarmi per coltivare tale rapporto nella quotidianità. Perché è ciò che aiuta a non disperdersi quando ci si sente frammentati, un po’ vuoti, un po’ troppo impegnati».
