Chiesa | DiocesiZugliano Domenica 16, durante la messa presieduta dal vescovo Marco Tasca, viene aperta l’Arca che custodisce la reliquia di sant’Antonio di Padova. In programma altri appuntamenti
«Se vuoi che il viso di Cristo, che ti guarda, si rispecchi in te, esci dal tumulto delle cose esteriori, sia tranquilla la tua anima». «Queste parole di Sant’Antonio – spiega don Mauro Ferraretto, parroco di Zugliano – ci aiutano a leggere il tempo presente e anche le motivazioni dell’attuale ostensione della sua preziosa reliquia». La parrocchia dei Santi Maria e Zenone e il Comune di Zugliano hanno ricevuto in dono, nel 1656 dal canonico Francesco Dondi dall’Orologio, una preziosa reliquia di sant’Antonio di Padova consistente nelle limature dell’osso radio risultanti dall’operazione di divisione dello stesso per mano del vescovo Giorgio Corner nel 1652. Fu accolta con grande devozione dal popolo che, secondo le citazioni tratte da un documento conservato nell’archivio parrocchiale, fin da subito assunse l’impegno di «ogni anno due volte commemorar gl’ossequi a tanto santo miracoloso con processione solenne la prima domenica di novembre (poi spostata alla seconda, ndr) ed il giorno 13 zugno». Contestualmente fu assunto l’impegno di erigere un altare apposito entro il quale custodire la reliquia al fine di conservarla e di esporla solamente «per bisogni di pioggia et altre necessità, concorrendovi sempre la volontà del sig. Arciprete et de Governatori del Commune che pro tempore saranno». Da allora i sacri resti furono esposti più volte alla venerazione dei parrocchiani per lo più per motivi riconducibili alle condizioni meteorologiche ed epidemiche. Recentemente, nel 1981 e nel 2000, furono riconducibili per l’apertura dell’Arca motivi religiosi: nel primo caso nell’anniversario della morte del santo, nel secondo in occasione del Giubileo. L’anno 2025 è nuovamente un anno giubilare, per questo motivo la parrocchia procede a una nuova ostensione della reliquia. «Onorare il santo ci riporta alla preziosa arte del fermarsi a prendere fiato, del ritornare a respirare con consapevolezza, per celebrare il grande dono dell’incontro con Gesù che Antonio ha amato con tutto sé stesso – continua don Ferraretto – Rimettere al centro Gesù ci aiuta a crescere nel reciproco amore, la carta d’identità più vera per esprimere l’essere discepoli del Maestro». Il primo appuntamento spirituale sarà domenica 16 marzo alle 18 con la celebrazione eucaristica e l’apertura dell’Arca presiedute da mons. Marco Tasca, arcivescovo metropolita di Genova. Seguirà una lectio divina lunedì 7 aprile alle 20.30. Il vice presidente del consiglio pastorale, Zenone Borgo, evidenzia «quanto sia importante per la comunità lavorare insieme per preservare questo appuntamento che vede nuove generazioni tramandare questa tradizione con rinnovata fede, in questi tempi che richiedono continue sfide e opportunità di evangelizzazione». Saranno tanti gli eventi culturali in programma reperibili su upzugliano.it/ arca-2025/ Si segnala l’inaugurazione della mostra fotografica e documentaria il 30 maggio alle 18 alla presenza del vescovo Claudio Cipolla, e la Tredicina di sant’Antonio dal 31 maggio al 13 giugno. Le celebrazioni feriali in tale periodo saranno presiedute dai parroci delle comunità della futura collaborazione (Calvene, Centrale, Covalo, Fara Vicentino, Grumolo Pedemonte, Immacolata in Zanè, Lugo di Vicenza, Mortisa di Lugo, Zanè, Zugliano) e animate dai rispettivi cori, in segno di unità e comunione, ma anche per conoscersi meglio. Infine, il 6 e il 7 giugno alle 21.30, la rappresentazione teatrale dell’arrivo della reliquia con più di cento figuranti in costume d’epoca.
