Contrastare l'irregolarità dei migranti in seguito al decreto Salvini. È la proposta rivolta a governo e parlamento dai promotori della campagna
Un contributo nella legge di bilancio per un provvedimento in materia di immigrazione. Si chiama “operazione legalità” la proposta rivolta a Governo e Parlamento dai promotori della campagna “Ero straniero”. Una proposta che porterebbe a benefici in termini di entrate per lo Stato, contrasto all’evasione e sicurezza nei territori.
Riccardo Magi, relatore in commissione della proposta di legge popolare, apre così la conferenza stampa, tenuta oggi alla Camera. Insieme i promotori intervenuti Paolo Pezzati di Oxfam; Filippo Miraglia di Arci; Giulia Gori della Federazione chiese evangeliche in Italia e Renzo Sartori, presidente di Number 1 Logistics Group di Parma.
Dalla campagna Ero straniero è nata, infatti, una proposta di legge dal titolo: «Nuove norme per la promozione del regolare permesso di soggiorno e dell’inclusione sociale e lavorativa di cittadini stranieri non comunitari» depositata con oltre 90.000 firme alla Camera dei deputati il 27 ottobre 2017, frutto del lavoro e dell’esperienza di tante realtà, anche molto diverse tra loro, che operano in questo campo ogni giorno, come Radicali Italiani, Fondazione Casa della carità “Angelo Abriani”, Acli, Arci, Asgi, Centro Astalli, Cnca, A Buon Diritto, Cild, insieme a Oxfam, ActionAid, Legambiente, Scalabriniani, Aoi, Federazione Chiese Evangeliche Italiane (Fcei), Comunità di Sant’Egidio, Fondazione Migrantes, Caritas italiana, Cgil, Altromercato, Emergency e decine di altre organizzazioni, con il sostegno di centinaia di sindaci.
«La nostra proposta di legge – spiega Paolo Pezzati – cerca di dare una risposta strutturale alle politiche migratorie di questo paese o quantomeno di dare due risposte strutturali tra quelle che sono le questioni più urgenti: l’emersione dall’irregolarità di centinaia di migliaia di persone presenti in questo momento nel nostro paese e allargare i canali regolari per l’ingresso nel nostro paese. Quindi da una parte c’è una risposta strutturale, caso per caso di emersione, un’operazione di legalità delle stimate 670.000 persone irregolari che saranno presenti nel nostro paese l’anno prossimo e dall’altra parte fornire lo strumento a chi vuole arrivare nel nostro paese per cercare lavoro e lavorare».
«L’Italia – prosegue Filippo Miraglia – è un paese che produce irregolarità, abbiamo questo paradosso: sono prodotte dalle leggi. Oggi abbiamo migliaia di stranieri senza un permesso di soggiorno. Pensiamo al primo decreto sicurezza che ha sottratto un titolo di permesso di soggiorno producendo irregolarità. Questa presenza di irregolari è un danno per il paese e quindi abbiamo pensato di parlare di risorse e quando si parla di risorse fosse possibile sollecitare il parlamento e il governo per un’emersione del lavoro irregolare, del lavoro nero degli stranieri e quindi un’operazione legalità è un’operazione vincente per tutti: porterebbe queste persone a poter emergere con i loro volti senza paura di nascondersi e poterebbe allo Stato un contributo di fiscalità generale oltre che il gettito contributivo che arriverebbe a più di 3 miliardi di euro. Queste risorse potrebbero coprire le spese degli insegnanti di sostegno e messa in sicurezza della scuola».
«La prossima settimana – conclude Riccardo Magi – ricomincerà il ciclo di audizioni sulla proposta di legge di Ero straniero che resta sullo sfondo e che è l’elemento come dire di riforma organica del settore che noi proponiamo. Qui abbiamo proposto un provvedimento straordinario di emersione, lì proponiamo ora riforma organica della normativa che stabilmente dovrebbe consentire forme di regolarizzazione su basi individuale in determinate condizioni e indicare canali sicuri per la ricerca del lavoro».
di Chiara Ercolani
