Domenica 18 l’ingresso del vescovo Claudio. Il primo passo sarà con i più deboli

Domenica mattina l’incontro con amministratori, mondo della scuola, della sanità, del lavoro a casa Madre Teresa di Calcutta. Quindi la partenza dall’Opsa verso la Cattedrale, dove sarà accolto dal saluto del sindaco Bitonci. Dalle 15.10 la diretta di Telechiara, Bluradioveneto e sul nostro sito internet.Per leggere il servizio con tutti i dettagli della giornata iscriviti gratuitamente al nostro sito.

Redazione

«Stiamo vivendo tutti un momento speciale»Mons. Paolo Doni, già vicario generale e oggi amministratore diocesano, non ha dubbi nel descrivere ai giornalisti queste settimane di preparazione all’ingresso del vescovo Claudio: «Sentiamo una grande attesa, in noi preti come nelle comunità parrocchiali. Un’attesa che si nutre di speranza, di fiducia, di un sentimento immediato di sintonia e simpatia, di gioia e riconoscenza che è venuto maturando fin dai primi giorni successivo all’annuncio della nomina. È come se in qualche modo stessimo già facendo nostre quelle parole del vangelo, “Coraggio, alzati, ti chiama!”, che il vescovo Claudio ha scelto per il suo motto episcopale. Ma che suonano come un invito a ciascuno di noi, a scrollarci di dosso quel tanto di stanchezza, di sfiducia, di disillusione per rimetterci in piedi e tornare a camminare verso l’incontro pieno con Gesù».

E di coraggio, della forza necessaria a lasciarsi alle spalle fatiche e ferite, paure e sconfitte, soprattutto di una meta per la quale valga davvero la pena faticare, la diocesi che il vescovo Claudio incontrerà domenica prossima ne ha quanto mai bisognoForse anche per questo la giornata del 18 ottobre sarà scandita da alcuni passaggi densamente simbolici, che tracciano già chiaro il percorso.

Il luogo della partenza, innanzitutto: il vescovo Claudio ha scelto di dare inizio alla sua missione tra noi dall’Opera della Provvidenza di Sarmeola, forse il simbolo per eccellenza della carità della chiesa di Padova, del suo essere al servizio dei più deboli, del saper costruire strade di liberazione per gli ultimi. Qui, alle 11, incontrerà nell’auditorium di casa Madre Teresa di Calcutta sindaci e rappresentanti del mondo della scuola, della sanità, del mondo economico. Alle 14.30, accompagnato dalla preghiera delle litanie dei santi, partirà dall’Opsa verso la Cattedrale, dove alle 15.15 sarà accolto sul sagrato dal saluto del sindaco Bitonci. Subito dopo, inizierà il rito di ingresso: l’arciprete della Cattedrale lo accoglierà sulla soglia della basilica e gli porgerà il crocifisso per il bacio. Quindi gli verrà consegnata l’acqua benedetta e il vescovo benedirà sé e i fedeli. Successivamente mons. Cipolla entrerà e, salutando i fedeli, percorrerà tutta la basilica per ricevere davanti all’altare maggiore il saluto dell’amministratore diocesano e del vicepresidente del consiglio pastorale diocesano Stefano Bertin. Dopo essere sostato in preghiera davanti all’altare del Santissimo, raggiungerà i confratelli vescovi e gli altri presbiteri per vestire e paramenti. Alle 16 la processione d’ingresso e l’avvio della celebrazione eucaristica.

«Torno con la memoria – sottolinea ancora mons. Doni – all’annuncio della sua nomina. Ripenso alla sorpresa per un nome inaspettato, e poi ai momenti d’incontro, al suo definirsi “un coccio”, al suo invito a camminare insieme, nella collaborazione e nell’ascolto. Penso anche alla sua sorpresa, a quel “mai avrei immaginato di diventare vescovo”. Da tutto questo traiamo la certezza che la sua, e la nostra, fiducia non è tanto nella bravura personale, ma nell’affidarci a Cristo e al vangelo. Con questo spirito ci prepariamo ad accoglierlo e a camminare con lui».

Due aspetti, della celebrazione di domenica, meritano di essere sottolineatiIl primo coinvolge tutte le comunità parrocchiali della diocesi: tutte le offerte nelle messe della mattina – domenica 18 si celebra la giornata missionaria mondiale – saranno raccolte e portate al vescovo dai delegati vicariali come grande e unitario segno di carità della chiesa di Padova. Il secondo riguarda le modalità di accesso alla Cattedrale: salvo alcune aree destinate ai presbiteri, al consiglio pastorale diocesano, ad alcune autorità e alla rappresentanza mantovana, è stato deciso di non prevedere alcun pass né alcun limite agli ingressi (salvo i posti disponibili) in modo da consentire a tutti i fedeli che lo vorranno di partecipare liberamente a un momento che, al di là di ogni aspetto esteriore, vuole essere vissuto dalla chiesa diocesana nel suo più profondo significato spirituale.

Per quanti non potessero essere presenti, la celebrazione sarà trasmessa in diretta su Telechiara, BluradioVeneto e in diretta streaming sui siti diocesipadova.it e difesapopolo.it

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