#dalPresepeAllaVita. Le statuette dei pastori che annunciano con don Giorgio Bezze, direttore dell’ufficio diocesano per l’annuncio e la catechesi

#dalPresepeAllaVita è il progetto d’Avvento che il settimanale diocesano La Difesa del popolo lancia quest’anno in collaborazione con l’Ufficio per le Comunicazioni sociali della Diocesi di Padova. Nell'ottavo video don Giorgio Bezze, direttore dell'ufficio diocesano per l'annuncio e la catechesi, presenta le statuette dei pastori che annunciano.

Redazione

Ogni volta che viene Natale mi commuovo sempre al pensiero di un Dio grande, forte, onnipotente, che non si può immaginare, che si rende piccolo, che si rende bambino. Forse è stato proprio così: Dio ha scelto di essere bambino per non far paura a nessuno, per lasciarsi accogliere da ciascuno.

Ma per accogliere Dio a nostra volta dobbiamo anche noi essere piccoli, poveri. Allora questi pastori che ho in mano sono proprio l’esempio di chi è piccolo, povero, umile, erano persone che non avevano una grande cultura, non avevano assolutamente ricchezze, ma avevano un cuore libero, un cuore aperto. Erano proprio i piccoli, i poveri, gli umili, non avevano da temere niente.

E proprio per questo hanno fatto spazio a Dio. Hanno saputo accogliere il Signore dentro la loro vita. Mi piacciono questi pastori, questi personaggi del presepe perché ci invitano proprio a trovare l’umiltà, la semplicità, in ogni giorno nella nostra vita, perché solo lì che incontriamo il Signore Gesù. Quando abbiamo il cuore pieno di noi stessi, pieno di tante cose è impossibile fare spazio al Signore. E poi c’è un’altra cosa di questi pastori che sono diversi per età, per le attività che facevano, certo, avevano i greggi ma poi arrivano alla capanna ciascuno con la propria età, con le proprie attese, con quello che sono e portano vari doni a questo Gesù bambino che riconoscono l’Emmanuele, il Dio con noi.

Questo mi dice che per ciascuno c’è la possibilità di incontrare il Signore. Il Signore non si fa incontrare solo da qualcuno, ma da tutte le persone, ma la condizione è sempre quella: essere liberi dall’arroganza, dalla prepotenza, da quegli atteggiamenti di potere e di sapere già tutto e dimostrarsi davvero piccoli e umili come sono i pastori.

E allora ringrazio di questi pastori che sono dentro questo presepe, perché questo presepe mi parla e parla anche alla mia vita, alla mia vita di cristiano e soprattutto anche dei catechisti che per annunciare il Signore devono fare spazio, prima di tutto, anche dentro la loro vita.

don Giorgio Bezzedirettore dell’ufficio diocesano per l’annuncio e la catechesi

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