Domenica 4 marzo alle 18, Top-Teatri off Padova porta in scena Binario vivo, il testo scritto dal giornalista Ernesto Milanesi che racconta la storia di Abdul, 40enne sudanese che nel 2015 ha attraversato l'Eurotunnel sotto la Manica.
L’autore se ne rimarrà in disparte dietro le quinte. Troppo teso, troppo coinvolto, come da sempre si è sentito con questa storia, per assistere, comodo tra il pubblico, alla prima del suo primo spettacolo teatrale messo in scena dal regista Loris Contarini e dall’attore Gianni Bozza di Top-Teatri off Padova.Domenica 4 marzo alle 18 Ernesto Milanesi, giornalista e scrittore, ha deciso di restare dietro il sipario, mentre Binario vivo viene portato sul palco del teatro San Clemente di via Messico, in zona industriale a Padova.
Qual è stata l’urgenza interiore di scrivere un testo per il teatro su Adbul, 40enne sudanese che attraversò a piedi l’Eurotunnel?«Dall’estate 2015 sono stato ossessionato dalla sua impresa. Solo un pazzo o un disperato possono pensare di camminare lungo 40 centimetri per 50 chilometri con a fianco treni che ogni 15 minuti ti sfiorano la pelle a 200 chilometri all’ora. Mi chiedevo quali motivi lo avessero spinto a compiere un’impresa così assurda, ma la risposta è arrivata da sé. Adbul era arrivato nella giungla di Calais dopo aver attraversato il deserto a piedi ed essere giunto in Libia. Da lì un altro inferno in mare lo aveva atteso prima di arrivare sulle coste francesi e poi puntare al Nord: destinazione la Gran Bretagna».
Quale paradosso lo ha atteso all’uscita dell’ennesimo girone infernale che ha superato?«Una legge varata durante il regno della regina Vittoria che lo ha messo in carcere per nove mesi. Il capo d’imputazione: aver ostacolato il traffico ferroviario. Eppure Abdul Rahman Haroun resta l’unico ad avercela fatta, arrivando vivo a destinazione nel Kent ed eludendo oltre 400 telecamere di sorveglianza lungo il suo tragitto nel buio, sotto il mare, senza vie di scampo».
Chi è in realtà Adbul?«Ogni migrante che fugge la guerra, la fame, la morte. Adbul riassume la storia di milioni di profughi e rifugiati che non destano più attenzione, mentre il mondo, come quell’estate del 2015, continua a essere in vacanza». L’immagine della locandina è del fumettista Mauro Biani. Biglietti: 10,00 euro.
