Chiesa | DiocesiGiubileo dei ministri straordinari della comunione Appuntamento sabato 3 maggio all’Opera della Provvidenza Sant’Antonio Interventi di suor Elena Massimi, presidente dell’Associazione professori di liturgia, e del vescovo Claudio
Sarà un appuntamento importante, illuminato dalla speranza che l’Anno di grazia vuole infondere, il Giubileo dei ministri straordinari della comunione che verrà celebrato sabato 3 maggio nel santuario dell’Opera della Provvidenza Sant’Antonio. Impegnerà sia la mattina che il pomeriggio e vedrà la presenza di suor Elena Massimi, presidente dell’Associazione professori di liturgia, e del vescovo Claudio, che continuerà ad accompagnare la sua Chiesa verso una consapevolezza sempre più matura delle novità prospettate dal Sinodo. Il tema dei loro interventi è pieno di radicalità teologica, anche se prende spunto dalla contemplazione di un piccolo segno: la comunione portata nelle case a partire dall’eucaristia domenicale. È bene venga incoraggiata la disponibilità a visitare i malati, nel giorno del Signore, muovendo da dove si è celebrata la messa. Vedere che la Chiesa raggiunge le proprie membra sofferenti con l’eucaristia, e le membra sofferenti raggiungono simbolicamente la Chiesa, l’assemblea santa, ci aiuterebbe a prendere coscienza del mistero divino la cui forza è nelle piaghe, non nella carne sana. «Dalle sue piaghe siamo stati guariti» scrive Pietro citando il “servo sofferente” di Isaia e guardando il corpo crocifisso del Maestro; lo cantiamo nel vespro delle domeniche di Quaresima al posto del cantico di Apocalisse. Ciò che il mondo chiama “fallimento” è la gloria del Dio di Gesù Cristo, ed è questa la fede che la Chiesa vorrebbe accendere nei malati, per far trovare loro una logica in ciò che sembra non avere logica, per confortarli mostrando che quel venerdì santo che la vita li ha portati a essere è già vittoria. Quasi ci si vergogna a dirlo. È il paradosso del cristianesimo: “stoltezza” e “follia” contro cui l’umana ragione insorge, eppure speranza che ci lega al cielo. Nel corso della giornata del 3 maggio all’Opsa – che si concluderà con la messa– è previsto un momento di devozione in cui verranno benedette le teche dove i ministri straordinari della comunione posano le ostie sante per portarle, con il dovuto rispetto, dall’“unico altare” alle “molte case”
Dopo l’accoglienza, alle 9, don Roberto Ravazzolo, direttore dell’Opsa, presiede la celebrazione dell’Ora terza. Alle 10, don Gianandrea Di Donna, responsabile dell’Ufficio diocesano per la liturgia, offre un intervento su “La comunione nelle case degli infermi. Una storia antica”. A seguire le proposte di suor Elena Massimi (Figlia di Maria Ausiliatrice) su “Dall’unico altare alle molte case. Considerazioni liturgicopastorali” e del vescovo Claudio Cipolla su “Il ministero straordinario della comunione: un modello per i ministeri battesimali?”. Dopo il pranzo, che sarà al sacco, don Di Donna presiederà l’eucaristia (ore 14.30). Per informazioni: liturgia.diocesipadova.it
Questo fine settimana, Roma accoglie gli adolescenti per il Giubileo a loro dedicato. Oltre 2 mila – accompagnati da 450 tra educatori giovani e adulti – i partecipanti della Diocesi di Padova. Nelle scorse settimane la Difesa ha ascoltato le attese di alcuni gruppi parrocchiali (trovate gli articoli sul sito difesapopolo.it). In Diocesi, dopo il Giubileo degli operatori sanitari (29 marzo all’Opsa), delle comunità etniche cattoliche (30 marzo a Monselice) e dei ministri straordinari della comunione, è la volta di catechisti, accompagnatori dei genitori ed educatori, sabato 17 maggio sempre all’Opsa; qui, sabato 31 maggio, si terrà il Giubileo della vita consacrata; sabato 4 ottobre, nello stesso luogo, si riuniranno i malati; il Giubileo missionario è previsto il 17 ottobre in Cattedrale. Per restare aggiornati sulle iniziative giubilari si può visitare il sito giubileo2025.diocesipadova.it
Anna Valerio
