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Il ruolo essenziale del volontariato con uno sguardo “vicentino”
Uno sguardo “vicentino” Dopo la riforma del settore, le realtà più piccole, senza risorse per entrare nel Registro, sono sparite dai riflettori ufficiali
FattiUno sguardo “vicentino” Dopo la riforma del settore, le realtà più piccole, senza risorse per entrare nel Registro, sono sparite dai riflettori ufficiali
Grande partecipazione al convegno organizzato, lo scorso 12 aprile, dal Csv di Vicenza dove il focus è stato sulla “Riforma del Terzo settore: ruolo dei volontari… numeri, valorizzazione e nuove prospettive”, una tavola rotonda tra istituzioni e associazioni per approfondire il ruolo centrale dei volontari, analizzando i numeri nella provincia di Vicenza. Si è riflettuto sulla mappatura realizzata dal ricercatore sociale Luca Romano e sul tema delle realtà non profit in Italia: dentro e fuori il Runts, il Registro nazionale del Terzo settore, tema proposto da Paolo Tomasin di ConfiniOnline e docente dell’Università di Trieste. Di fatto sono emerse 1.515 associazioni non iscritte al Runts, su un totale di 5.608 istituzioni non profit, realtà spontanee nate con lo spirito di aiutare la comunità ma che la riforma ha messo da parte. Si parla di 15 mila volontari, quasi un quarto dei 70 mila nel Vicentino. «Dopo la riforma – sottolinea Luca Romano – le organizzazioni più strutturate si sono adeguate alle norme, mentre le realtà più piccole, senza risorse per entrare nel Registro, sono un po’ sparite dai riflettori ufficiali, pur trattandosi di un volontariato che nasce da emergenze concrete e che è fondamentale per i servizi che offre». L’assessore ai Servizi sociali della Regione Manuela Lanzarin ha rimarcato: «Dobbiamo accompagnare le associazioni più piccole e il Csv potrebbe avere un ruolo di aggregatore. Solo un volontariato organizzato ci aiuterà in vista delle sfide del futuro, come l’invecchiamento della popolazione». Tra le prove da superare anche il crollo demografico, l’aumento delle Aps e le difficoltà burocratiche. La presidente del Csv Gabriella Mezzalira e il direttore Maria Rita Dal Molin hanno aggiunto che «l’obiettivo è conoscere questi gruppi e metterli in rete, seguendoli per la formazione e le consulenze, anche aiutandoli a valutare l’iscrizione al Runts». Tra gli interventi introduttivi anche quelli di Silvana Bortolami presidente di Otc Veneto, di Margherita Monti, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Vicenza e di Cornelio Dalla Valle, presidente di Federsolidarietà, mentre per le Conferenze dei Sindaci dell’Ulss 7 e dell’Ulss 8 hanno relazionato rispettivamente Renato Grotto e Jessica Giacomello.