StorieBrasile. Cidiane Guisso è discendente di veneti di quarta generazione. La sua famiglia alla fine dell’800 è partita da Guia di Valdobbiadene per lo Stato di Santa Catarina, dove lei è nata. In due fumetti racconta le vicende, le difficoltà e i dilemmi di un viaggio verso l’ignoto
Un fumetto per raccontare la storia della sua famiglia, lunga quasi 150 anni, originaria di Farra di Soligo, trasferitasi a Guia di Valdobbiadene, in provincia di Treviso e Diocesi di Padova, per poi emigrare in Brasile alla fine dell’Ottocento. L’autrice è la giovane disegnatrice Cidiane Guisso. Il cognome in origine era Guizzo, diventato Guisso come è accaduto spesso con i cognomi, modificati o storpiati quando gli immigrati arrivavano laggiù. Cidiane è nata nella zona rurale della città di Concordia, nello Stato di Santa Catarina. Là all’inizio del Ventesimo secolo sono stati accolti numerosi discendenti di italiani provenienti dal Rio Grande do Sul. La colonizzazione italiana nella regione ha fatto parte di un più ampio processo di occupazione dell’ovest Catarinense, che ha contribuito a modellare l’identità culturale ed economica della città, che è oggi uno dei principali poli agroindustriali del Brasile. Figlia di agricoltori, Cidiane è cresciuta aiutando i suoi genitori nella coltivazione del mais, nell’allevamento dei maiali e nella produzione di latte. Fin da bambina, ha partecipato attivamente alla vendemmia e alla produzione di vino per il consumo familiare, esperienze che hanno rafforzato il suo legame con la terra e con la cultura dei suoi antenati. «Fin dall’infanzia – racconta Cidiane – ho avuto una grande passione per il disegno». I suoi quaderni scolastici erano pieni di illustrazioni che ritraevano la vita in campagna e le tradizioni locali. Amava ascoltare le storie raccontate dal nonno materno durante le serate di filò, quando rievocava i tempi antichi e le esperienze degli emigranti italiani. Questo contatto con la tradizione orale e con la cultura familiare ha risvegliato in lei la curiosità sulle sue radici e il desiderio di visitare, un giorno, la terra d’origine dei suoi antenati in Italia. Spinta dalla sua passione per l’arte, si è iscritta alla facoltà di Design con l’obiettivo di migliorare il tratto e sviluppare il talento. È stato alla fine degli studi universitari, nel 2011, che ha avuto l’idea di creare dei personaggi per il suo progetto di laurea, rappresentando la colonizzazione italiana nell’ovest di Santa Catarina. Dopo la laurea, ha continuato a disegnare piccole storie ispirate ai racconti della sua famiglia, sulla vita dei discendenti degli immigrati. All’epoca, Cidiane non sapeva ancora che i suoi antenati provenivano dal Veneto. Con il tempo e senza alcun supporto finanziario, ha deciso di creare il suo primo fumetto sull’emigrazione italiana nello stato del Rio Grande do Sul: I figli della nostra terra. L’opera è stata scritta originariamente in lingua veneta, con traduzione in portoghese, e pubblicata online nel settembre 2020, durante la pandemia. Nel 2021 ha creato un progetto di laboratori di arte, cultura e storia locale. Da allora, ha portato queste attività in diverse città di Santa Catarina e del Rio Grande do Sul, offrendo ai bambini un apprendimento ludico sulle proprie origini. Il successo del fumetto ha permesso a Cidiane di realizzare uno dei suoi più grandi sogni: nell’aprile 2023 è venuta in Italia con un viaggio organizzato da Catia Dal Molin, accompagnatrice turistica, anche lei discendente da una famiglia trevigiana emigrata in Brasile, che ha dato vita al progetto Gens turismo genealogico. «Ho potuto visitare la terra dei miei antenati – racconta Cidiane – e presentare la mia opera a Valdobbiadene, dove affondano le radici della mia famiglia. Appena ho messo piede su quel suolo, mi sono sentita a casa. Per me tornare nella terra dei miei avi, dopo 141 anni dalla loro partenza, è stata un’esperienza emozionante e un momento di profonda connessione con la mia storia». Dopo aver scoperto di più sulla storia della sua famiglia e sui motivi che spinsero tanti veneti a emigrare in Brasile, Cidiane è tornata a Concordia con l’ispirazione di dare un seguito al suo lavoro. Così è nato il suo secondo fumetto: I figli della nostra terra: il ritorno alle origini”. Il fumetto ripercorre il viaggio di una famiglia contadina che verso la fine dell’Ottocento ha lasciato il Veneto alla ricerca di una vita migliore in Brasile. Per creare questa narrazione, l’autrice ha compiuto un’ampia ricerca bibliografica con un’immersione personale nei luoghi di origine degli emigranti. «In questo modo ho potuto comprendere le difficoltà affrontate da queste famiglie e i dilemmi che le hanno portate a intraprendere un viaggio verso l’ignoto». Il fumetto non solo racconta le difficoltà dell’emigrazione, ma valorizza anche la cultura e le tradizioni dei contadini veneti. Racconta le difficoltà in cui si trovavano, la difficile decisione di lasciare la terra natale e la dura traversata verso il Brasile, nel 1883, portando con sé il sogno di una nuova vita. «Come discendente di veneti di quarta generazione voglio continuare a contribuire alla conservazione della cultura e della storia della mia famiglia e della mia regione. Voglio che le persone comprendano quanto sono belle e importanti le storie dei nostri antenati, perché fanno parte di chi siamo e del luogo in cui viviamo».
Cidiane Guisso, attraverso la sua arte e il suo impegno, continua a trasformare storie in immagini, collegando passato e presente. «Per me raccontare queste storie attraverso l’arte è un modo per mantenere viva la memoria e l’eredità culturale e umana degli emigranti veneti in Brasile e per rafforzare l’identità culturale delle nuove generazioni», dice.
Oltre al suo lavoro di fumettista, Cidiane Guisso ha sviluppato anche progetti educativi e culturali. Uno di questi è “150 anni dell’emigrazione italiana in Brasile. Laboratori di arte, cultura e storia locale”, realizzato grazie alla partecipazione a un bando pubblico. Il progetto ha contribuito all’insegnamento della storia dell’immigrazione italiana in Brasile in modo ludico e pedagogico, attraverso attività di disegno con una tecnica innovativa e originale sviluppata dalla stessa artista. «Durante i laboratori – dice – i bambini hanno mostrato grande curiosità per la storia dell’immigrazione italiana».
