Cartura. «Nicolò, ti sentiremo vicino nella preghiera»

«Dalla morte è scaturito altro amore: lo so, lo sento, in questo momento di croce facciamo comunque fatica anche a dirlo. Tutto viene spento: questa non può essere la volontà di Dio, di quel Dio di cui Gesù ci ha rivelato il cuore. Anzi proprio perché noi non abbiamo parole per combattere la morte, lasciamo spazio al Padre di ogni creatura e sotto il peso della nostra precarietà accogliamo l’invito di Gesù a Pietro: “Seguimi!”. Anche in questa tragedia solo Gesù ha ancora una parola di vita e ci spinge a vivere in pienezza. La sua presenza ravviva e dà senso alla nostra vita. Questa sì è sua volontà: salvarci dalla morte. Nella morte non ci abbandona, ci chiama e ci prende tra le sue braccia: lì deponiamo la vita di Nicolò».