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Nella complessa età del Medioevo, in una Padova ricca di fermenti culturali e scientifici, spicca una piccola monaca del monastero di San Prosdocimo – Eustochio, al secolo Lucrezia Bellini – che caparbiamente scelse la vita conventuale, pur tra innumerevoli sofferenze, per autentico amore verso Cristo.
“Beata Eustochio, testimone di speranza” è il titolo di un incontro – a cura dell’associazione San Daniele – con il postulatore diocesano della causa di canonizzazione, Christian Gabrieli; appuntamento giovedì 19 giugno alle 18 nel Duomo dei militari in via San Prosdocimo 82 a Padova. Il corpo della beata Eustochio, conservato oggi nella Cattedrale di Padova, è meta di pellegrinaggi e della devozione di molti bisognosi di fede, aiuto e di sostegno spirituale. L’esistenza di questa giovane donna ha attraversato il tempo, mantenendo intatta una devozione da tutti ritenuta particolare. I molti miracoli, le grazie, la fama che gode anche fuori dai confini dell’Italia… sono il segno tangibile di un dialogo continuo con lei. Da parecchi anni è stato posto un quaderno vicino alla sua tomba, dove vengono raccolte le testimonianze di un dialogo intimo con questa beata. Le preghiere e le richieste tratte dai quaderni esposti nella chiesa di San Pietro negli anni 1970-2015 (circa) ne sono solo una piccola rappresentanza: «Cara Beata E., intanto ringrazia il Signore per noi per tutti i doni che da sempre ci ha voluto elargire. Affidiamo specialmente quanti non credono, non operano, e non amano. Aiutaci a operare per il bene nostro e del mondo intero. Difendici dalle insidie del male, proteggici dai pericoli del mondo».
Una preghiera più recente: «Grazie Signore di averci donato questa grande figlia… Cara Lucrezia c’è bisogno della tua fede e delle tue certezze». Come mai questo dialogo così intenso? Questa beata rappresenta forse per i giovani il confidente che oggi non c’è più, per tutti un rifugio sicuro in mezzo a confusione e mancanza di valori e virtù, una risposta all’indecisione e alle debolezze di oggi, una testimonianza di coraggio, pazienza e conoscenza sapiente ed evangelica, che oggi ci mancano, perché tutto sottoposto all’interesse materiale e immediato. Eustochio ha saputo affrontare le sofferenze con coerenza, nonostante il peso che portava nel cuore, quello di essere considerata frutto del peccato dei suoi genitori. Può rappresentare oggi un’alta testimonianza di cristiana autentica e paziente nella storia, costantemente ispirata a Cristo.