Fatti
Era una promessa, più che un progetto nato su carta. Una promessa alla città, all’inclusione di piccoli e di grandi cittadini, con o senza disabilità. Un desiderio condiviso, che con il passare del tempo ha messo radici, così resistenti da reggere il tempo e sfidare gli imprevisti. Così è nato l’Albero del tesoro. Dopo una lunga attesa durata nove anni, segnata da stop causate da pandemia e difficoltà legate alla carenza di forniture e manodopera, lo scorso mercoledì 11 giugno si sono aperti i cancelli del primo parco comunale inclusivo in via Siena, nel quartiere Basso Isonzo di Padova. Un’area di circa novemila metri quadrati che si offre alla città come un abbraccio aperto, progettata per essere fruibile come detto da tutti, nel vero senso. Il progetto, promosso dal Comune di Padova insieme alla Fondazione Robert Hollman e a 17 enti impegnati nell’inclusione, rappresenta un modello concreto di accoglienza, partecipazione e coesione sociale. Un “tesoro” di relazioni costruito passo dopo passo, con il contributo di più di 1.300 bambini, oltre cento insegnanti e una trentina di scuole coinvolte nella coprogettazione tra il 2018 e il 2019.
«Abbiamo mantenuto l’impegno preso – sottolinea Antonio Bressa, assessore al verde – aprendo il parco entro la primavera 2025. Questo è un luogo unico a Padova, che nasce per essere vissuto e amato da tutti. Grazie all’accordo siglato con la Fondazione Robert Hollman, potremo garantire fin da subito la cura e la sicurezza dell’area e avviare una fase di avvicinamento progressivo alla piena operatività. Nei prossimi mesi lavoreremo per far conoscere il parco ai cittadini, alle scuole, alle associazioni: è un patrimonio comune che crescerà con il tempo e con l’energia di chi vorrà renderlo vivo». Il parco sarà accessibile da mercoledì a domenica, dalle 9 alle 19 (da aprile a ottobre), e dalle 9 alle 16 (da novembre a marzo). I bambini potranno giocare insieme nelle dodici aree gioco inclusive e accessibili; si potrà fare esercizio fisico nelle cinque postazioni accessibili collocate nel viale d’ingresso; passeggiare all’interno e lungo tutto il perimetro del parco, raggiungendo il frutteto appena piantato e sostando sulle panchine colorate disseminate tra il verde e i vialetti colorati ad alto contrasto cromatico. La festa ufficiale d’inaugurazione sarà sabato 20 settembre, con la partecipazione delle istituzioni, delle scuole e di tutte le realtà che hanno contribuito alla nascita di questo luogo tanto atteso. Un’opera pubblica nata da un sogno condiviso, che oggi si apre alla città come uno spazio dove ogni voce trova ascolto, ogni passo trova il proprio sentiero, ogni differenza diventa possibilità.