Strade aperte e spianate a trentamila cacciatori: la Regione del Veneto ha dato il via libera al transito dei fuoristrada su mulattiere, sentieri di montagna e strade silvo-pastorali dei boschi veneti.
Sono stati 35 i voti favorevoli e otto i contrari che, il 10 giugno scorso, hanno portato all’approvazione da parte del Consiglio regionale della proposta che modifica la legge del 1992 sulla “Disciplina della viabilità silvo-pastorale”. I 175 emendamenti presentati dall’opposizione non sono riusciti a fermare l’avanzata dei cacciatori, supportati dalla Lega, decisi a ottenere il via libera alla circolazione motorizzata su sentieri sinora accessibili solo a pedoni, biciclette e mezzi di soccorso. Ora potranno farlo, in barba alla natura, agli animali e all’opposizione compatta di Cai, Wwf, Mountain Wilderness, Italia Nostra, Legambiente, Lega Anticaccia, Lav, Enpa, Dingo, Oipa, di numerosi sindaci e di quasi undicimila firme raccolte in pochi giorni. L’attività venatoria in Veneto incassa anche la gratuità di accesso alle strade, mentre chi vi transita per motivi di lavoro è tenuto al pagamento. Non solo: il transito sarà concesso nei fine settimana e nei festivi, senza alcuna limitazione di orario.
Nessun monitoraggio previsto sulla viabilità più a rischio e nessun fondo per la manutenzione dei percorsi, che saranno esposti a un traffico che si preannuncia intenso. Da quello che si evince, il “via vai” non sarà limitato solo al periodo di caccia, ma sarà concesso ai conduttori di cani da recupero che agiscono su specifica chiamata, ai soggetti privati che concorrono all’attività degli enti pubblici gestori della fauna selvatica con attività di supporto e a chi deve accedere alla postazione di controllo e di caccia autorizzata dai Piani regionali di contenimento delle specie selvatiche invasive e dei cinghiali.
I consiglieri regionali di Europa Verde, Renzo Masolo e Andrea Zanoni, avevano tentato di bloccare l’operazione: «In un’epoca di cambiamenti climatici e fragilità ambientale, la legge sulla viabilità silvo-pastorale andava rafforzata, non indebolita». Secondo Gianpiero Possamai, consigliere regionale della Lega – Liga Veneta e relatore della legge, la modifica invece non comporterà alcun aumento di traffico, ma offrirà una tutela in più a chi transita per finalità pubbliche: «Viene consentito ai sindaci di autorizzare con un percorso legislativo più idoneo gli interventi di interesse pubblico e abbiamo approvato un emendamento dell’opposizione che aggiunge operatori, come quelli Cai, per attività di manutenzione, ripristino e posa della segnaletica sui sentieri».