Sulle colline del Prosecco cannoni antigrandine, la tradizione raccontata ai turisti
Sulle colline del Prosecco 16 pannelli raccontano storia, uso e valore simbolico dei cannoni antigrandine, tra memoria rurale e valorizzazione del paesaggio.
Sulle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, patrimonio Unesco, è nata un’iniziativa che unisce valorizzazione paesaggistica e memoria rurale: 16 pannelli informativi sono stati installati sotto altrettanti cannoni antigrandine attivi sul territorio. Il progetto, frutto della collaborazione tra l’associazione per il Patrimonio delle colline del Prosecco e il Condifesa TVB (Consorzio per la difesa degli agricoltori attraverso assicurazioni contro le calamità agricole), mira a raccontare la storia e il significato di questi strumenti attraverso testi in tre lingue, pensati per residenti e turisti. I pannelli offrono una lettura originale del paesaggio agrario, sottolineando il legame tra viticoltura, difesa del territorio e cultura locale. I cannoni, introdotti a Conegliano nel 1899, sono costituiti da tubi metallici verticali alti circa 10 metri, con un cono rovesciato alla sommità e una camera di scoppio alla base. Il principio di funzionamento si basa sulla detonazione di gas nella camera, che genera un’onda d’urto ogni 18-20 secondi e che dovrebbe rimpicciolire i chicchi di grandine. Anche se la loro efficacia non è scientificamente provata, oggi sono gestiti da volontari tramite un’app dedicata e rappresentano una tradizione tecnica e simbolica radicata nella comunità.