La Caritas diocesana Foggia-Bovino ha risposto con un’iniziativa di solidarietà contro l’emergenza caldo: il Punto di Refrigerio, uno spazio attrezzato con sedie, ventilatori, nebulizzatori, ombrelloni, acqua e bibite fresche in abbondanza, dove le persone sole e senza fissa dimora possono trovare un po’ di sollievo e riparo dalle torride temperature estive.
L’iniziativa, inaugurata lo scorso 26 giugno alla presenza dell’arcivescovo mons. Giorgio Ferretti, presso la parrocchia Santissimo Salvatore, proseguirà fino al 14 settembre. Tuttavia, come assicura la direttrice della Caritas, Khady Sene, “se le temperature non si abbassano, ci sarà una proroga”.
“L’idea è nata dopo un incontro con l’Assessorato alle Politiche Sociali e gli enti del terzo settore in cui abbiamo discusso come le associazioni potessero dare un supporto concreto contro l’emergenza caldo”, spiega Khady Sene. La scelta della parrocchia Santissimo Salvatore non è casuale: ospita già da tempo la mensa e rappresenta un luogo di ritrovo consolidato per i senza fissa dimora. “Ci sembrava il contesto giusto, anche per dare continuità a un servizio già esistente da tanti anni”. Ma l’obiettivo va ben oltre il semplice refrigerio fisico: si tratta di dedicare tempo e attenzione a chi vive in solitudine.
Questa visione ha messo in moto una vera e propria macchina della solidarietà. “Oltre ai volontari del Servizio Civile, sono scesi in campo quelli della Caritas e delle parrocchie e abbiamo coinvolto anche i diaconi e il clero. Come dice sempre il nostro arcivescovo, – sottolinea Sene – dobbiamo avere uno sguardo attento alle persone più sensibili, più vulnerabili, e non lasciarle mai sole”.
In un mondo dilaniato da conflitti, sono i piccoli gesti a fare la differenza. “Quella carezza, quel sorriso, il ragazzo volontario che domanda ‘come stai?’: è un momento di spensieratezza che significa molto. Ogni persona che passa da qui lascia un segno, con storie diverse, ma accomunate spesso da sofferenza, disperazione, perdita di fiducia e solitudine”.
“Le ho ascoltate, toccate con mano”, afferma Khady Sene che, direttrice da quasi un anno, è stata prima volontaria e poi operatrice della Caritas di Foggia-Bovino. “È bello sentirsi chiamare e sentirsi dire ‘Mi sono diplomato, ce l’ho fatta!’ o ancora ricevere una chiamata di ringraziamento. C’è una mamma che è scappata con la figlia dopo anni di violenza domestica e, do
po un percorso con noi nella casa di accoglienza, ha finalmente trovato la serenità e la libertà. Sono storie che non puoi non ricordare. Nonostante le difficoltà, che non mancano, per noi dietro quelle storie si celano persone, non numeri. Tutto ciò ci sprona ad andare avanti e a dare risposte concrete”.
La Caritas di Foggia-Bovino lancia, infine, un appello all’intera comunità: “È molto importante sensibilizzare le persone, lavorare in rete, soprattutto con le istituzioni. Abbiamo bisogno di tutti per aiutare. Persino il vicino di casa potrebbe aver bisogno di aiuto e anche una semplice bottiglietta di acqua può fare la differenza”. La solidarietà, anche nel più piccolo dei gesti, può davvero salvare vite.