Chiesa
Sono state le parole rivolte dal card. Carlos Castillo, arcivescovo di Lima e primate del Perù, alla diocesi di Chiclayo, sabato 19 luglio, durante la messa nella cattedrale. Nell’occasione il cardinale, unico elettore peruviano al recente Conclave, ha consegnato la cartella usata per le votazioni, dalle quali è risultato eletto Papa Leone XIV, già vescovo di Chiclayo. La diocesi ha accolto con grande entusiasmo l’arcivescovo Castillo. Mons. Edinson Farfán, vescovo di Chiclayo, ha sottolineato il gesto di vicinanza e delicatezza nei confronti della chiesa di Chiclayo: “Ci fa sentire ancora più uniti alla missione del Santo Padre e ci invita a pregare con fervore per Lui, affinché il Signore lo sostenga in questa nuova fase del suo servizio petrino”, ha commentato.
Durante l’omelia, il primate del Perù, alludendo alla prima lettura del libro della Genesi (18, 1-10a), ha ricordato che “senza ospitalità non c’è umanità”. In questo senso, l’atteggiamento ospitale del popolo di Chiclayo è un buon esempio di come possiamo esprimere la nostra fede cristiana, sempre pronti ad accogliere e risolvere i problemi insieme, in comunità. In un altro momento, l’arcivescovo di Lima ha condiviso alcuni aspetti del Conclave: “Quando il suo nome ha cominciato ad apparire, siamo rimasti tutti sorpresi, poiché non c’era mai stato alcun accordo, né legami”. E ha proseguito: “Consegno questa cartella del Conclave che ci servirà come ‘reliquia’ perché lì abbiamo messo tutti i nostri voti, ed è uno dei ricordi più importanti che ci lascia Robert Prevost. Questo è il ringraziamento della diocesi di Lima per tutto quello che avete fatto, voi avete fatto un Papa”.
