Idee
Probabilmente il popolo dei telespettatori più attento e più sensibile ha preso atto di una novità mai vista prima nella nostra televisione marcata Rai. Non è la prima volta che un’emittente compie modifiche all’interno della sua programmazione, per vari motivi che possono riguardare soprattutto la presa che quel determinato programma può avere su quello che viene definito dagli addetti in materia e cioè il target. Possono essere interessati tanto programmi di intrattenimento quanto quelli di informazione, sui quali si era puntato molto ma dai quali non si ottengono i risultati sperati. Una circostanza del tutto particolare si è verificata alcune settimane fa riguardo ad un prodotto mediatico che fino ad ora aveva avuto un gradimento notevole dimostrato dal popolo dei telespettatori. Al termine di una puntata del programma NOOS, il conduttore Alberto Angela ha preso la parola durante i titoli di coda per ringraziare tutto il personale tecnico che da tempo collabora con lui e per evidenziare la sua soddisfazione per aver trovato spazio nella rete televisiva da tutti riconosciuta come la “rete ammiraglia” della Rai. Quel discorso di commiato poteva sembrare un saluto di fine programma, un arrivederci in vista della sospensione per le ferie estive. Ma dopo alcune settimane NOOS torna in onda, non più su Rai 1 ma su Rai 5, dove continua tuttora la messa in onda del programma. Come valutare questa novità? Si tratta di un declassamento o di una promozione studiata ad hoc? Se Rai 1 è indubbiamente la rete più seguita, Rai 5 è, a detta di molti telespettatori compreso lo scrivente, la migliore della offerta pubblica televisiva, seguita da Rai Storia. La programmazione di Rai 5 è di alta qualità culturale grazie a interessanti rassegne cinematografiche e teatrali, documentari, concerti di musica classica e opere liriche. Altre due annotazioni rafforzano la qualità della rete televisiva in questione: la puntualità nella messa in onda e la totale assenza della pubblicità commerciale.
In conclusione, non sembra proprio che il trasloco a cui è stato sottoposto Alberto Angela possa avere le note di un declassamento. I telespettatori che lo hanno seguito finora continueranno a seguirlo anche in questa nuova avventura, come hanno seguìto con soddisfazione e arricchimento culturale quello che il padre Piero ha messo in onda in 50 anni di storia del nostro Paese.