Si è conclusa la settima Campagna glaciologica partecipata sulla Marmolada, promossa dal Museo di Geografia dell’Università di Padova con Arpav, Comitato glaciologico italiano, studenti e volontari. Venti partecipanti hanno raccolto dati che confermano l’inesorabile ritiro del ghiacciaio: 7 metri di arretramento medio e un marcato assottigliamento delle fronti rispetto al 2024. Nonostante brevi fasi fresche e una nevicata ad agosto, infatti, le alte temperature estive e le scarse nevicate invernali impediscono l’equilibrio del ghiacciaio. «Ciò che impressiona è la comparsa di detrito superficiale e finestre rocciose sempre più ampie all’interno del ghiacciaio, il che non fa ben sperare – commenta il responsabile Mauro Varotto – Il paesaggio glaciale è ormai un relitto del passato che non appartiene più al nostro tempo, se non in forma inerziale».