(Foto Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
(foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
“I giovani meritano maggiore rispetto e richiedono grande attenzione. Dobbiamo offrire ai giovani un orizzonte di speranza, che contempli la possibilità di una personale realizzazione”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento a Colleferro (Rm) in occasione della cerimonia commemorativa del 5° anniversario della morte di Willy Monteiro Duarte. “Va ricordato ai giovani come agli adulti – e forse particolarmente agli adulti – che ‘la violenza non è forza ma debolezza’. Lo scrisse Benedetto Croce, ma questo principio vale per sempre”, ha ammonito il Capo dello Stato, secondo cui “chi crede di affermarsi usando la violenza, facendo del male ad altri, cercando di sottomettere chi gli è vicino, è una persona destinata al fallimento”. “Un grande uomo di pace e di civiltà, come è stato Martin Luther King, ripeteva che ‘l’odio moltiplica l’odio e la violenza moltiplica la violenza’”, ha proseguito Mattarella: “È così, all’interno delle società e nel mondo, la pace, anche a livello internazionale, nasce da questo modo di pensare e di comportarsi”. “L’umanità celebra da sempre le persone che – con la loro vita, con i loro gesti – hanno diffuso senso di umanità, di giustizia, passione. Tra loro c’è Willy Monteiro Duarte”, il tributo del Capo dello Stato, secondo cui “onorare Willy significa – come indica la Giornata del rispetto – costruire, a partire dalla realtà di ciascuno, dal quartiere di ciascuno, dalla scuola di ciascuno, un mondo dove l’amicizia non sia soltanto una relazione personale, ma, come Willy ha insegnato, sia fondamento della vita sociale”.