Idee
Ci sono presenze che non fanno rumore, ma lasciano un’eco profonda nel cuore di una comunità. Don Moreno Bagarella è stato questo per le parrocchie di Mellaredo e Rivale: un pastore discreto, un servitore fedele, un uomo di Dio che ha scelto il nascondimento come stile, e la semplicità come linguaggio.
Il suo ministero si è intrecciato con la vita delle nostre comunità come un filo d’oro silenzioso, capace di tenere insieme volti, storie, speranze. Non ha cercato visibilità, ma ha preferito la profondità; non ha inseguito il consenso, ma ha coltivato la verità del Vangelo. In un tempo che spesso premia l’apparenza, don Moreno ha scelto la sostanza: la preghiera, l’ascolto, la fedeltà quotidiana.
Ha guidato con umiltà il cammino unitario tra Mellaredo e Rivale, favorendo una comunione che non è stata solo organizzativa, ma spirituale. Ha saputo custodire le differenze, valorizzare le ricchezze di ciascuna parrocchia, e farle dialogare in uno stile evangelico, dove il centro non era lui, ma Cristo.
Chi ha avuto modo di collaborare con lui sa quanto fosse attento, rispettoso, profondo. Ogni incontro con don Moreno lasciava qualcosa: una parola che faceva riflettere, un silenzio che faceva spazio, uno sguardo che trasmetteva pace. Sempre orientato a far emergere il volto di Dio, mai il proprio. Ha saputo accompagnare momenti di gioia e di dolore, sostenere le famiglie, incoraggiare, consolare chi era nel bisogno. E lo ha fatto con uno stile sobrio, ma pieno di forza spirituale. La sua presenza tra noi è stata come una luce che non abbaglia, ma illumina il cammino.
Ora, mentre lo salutiamo, non possiamo che dire “grazie”. Grazie per la dedizione, per la coerenza, per la testimonianza. Grazie per averci insegnato che il vero pastore è colui che si fa servo, che cammina accanto, che indica la via senza imporsi. Grazie per essere stato per tutti, nessuno escluso, un padre accogliente e per averci fatto gustare, attraverso tanta amabilità, benevolenza e amorevolezza, i tratti della bontà, della misericordia, della paternità e, come direbbe il beato Giovanni Paolo I, della maternità stessa del nostro Dio, che è Padre e Madre.
Il suo passaggio tra noi ha lasciato un’impronta che non si cancella, ma che continuerà a vivere nei gesti, nelle parole, nei cuori. Don Moreno, ora, si prepara a iniziare un nuovo servizio pastorale nelle comunità di Bosco di Rubano e Villaguattera. A lui va il nostro augurio più sincero: che possa continuare a portare luce, pace e Vangelo anche in queste nuove parrocchie, con lo stesso spirito che ha animato il suo cammino tra noi.
Con altrettanta gioia, ci prepariamo ad accogliere il nuovo parroco, don Pierclaudio Rozzarin, che farà il suo ingresso il 4 ottobre a Mellaredo, alla presenza del nostro vescovo mons. Claudio Cipolla, e il 5 ottobre a Rivale. È un tempo nuovo che si apre, un dono che ci viene affidato. Ogni nuovo inizio porta con sé attese, domande, desideri. E noi vogliamo viverlo con fiducia, con apertura, con spirito di comunione. A don Pierclaudio rivolgiamo fin da ora il nostro benvenuto più sincero. Lo accogliamo come fratello, come guida, come compagno di cammino. Le nostre comunità sono pronte a condividere con lui la bellezza della fede, la ricchezza della vita parrocchiale, la gioia di essere Chiesa. Che il Signore benedica questo passaggio, e renda fecondo il tempo che ci attende.
Che don Moreno porti con sé la pace che ha seminato, e che don Pierclaudio trovi tra noi terreno fertile per coltivare la Parola. E che, in tutto, possiamo riconoscere la presenza viva di Dio che non abbandona, ma rinnova.