È un fatto grave e allarmante quello avvenuto nella notte a Pomezia, alle porte di Roma: un ordigno è esploso distruggendo l’auto del giornalista Sigfrido Ranucci e della figlia, parcheggiata davanti alla loro abitazione. Fortunatamente non ci sono stati feriti, ma il gesto rappresenta un attacco diretto alla libertà di stampa e al diritto dei cittadini a essere informati. Colpire un giornalista significa colpire il principio stesso della democrazia, fondata sulla verità e sulla trasparenza. Il SIR esprime piena solidarietà a Sigfrido Ranucci e alla sua famiglia, rinnovando l’impegno a difendere la libertà di informazione come bene comune da tutelare sempre e in ogni contesto.