Idee
Nella vita feriale di tutti i giorni vi è una virtù che assurge ad un ruolo centrale nella convivenza famigliare, è la virtù della pazienza. La pazienza è una virtù relazionale che si esercita reciprocamente e comprende la capacità di venire incontro alle sensibilità delle persone e saper cogliere gli stati d’animo altrui. Quando ci si incontra è fondamentale saper intuire l’umore dell’altro e accettare il suo modo di porsi. Nella quotidianità è facile che tanti contrattempi facciano perdere la calma. Può accadere a causa di fatiche sul lavoro del marito o della moglie, per qualche incidente scolastico, oppure per un’incomprensione fra amici. Possono essere decine e decine i motivi che portano nervosismo fra le mura domestiche. Basta un contrattempo, o una contrarietà rispetto a come si è programmato la giornata e si può perdere lucidità e tranquillità. Non siamo mai abbastanza pronti all’imprevisto. Spesso, però, per esempio da parte dei figli, vi sono atteggiamenti che non sarebbero giustificati. Intemperanze le più diverse, oppure silenzi gratuiti, addirittura mancanze di rispetto senza apparenti motivi. È in questi casi che esercitare la pazienza significa saper prendere tempo, valutare con calma, non inalberarsi ma riuscire a mantenere una pacatezza di fondo capace di fare breccia nella resistenza dell’altro e trovare una via per il dialogo. Spesso di fronte alla scontrosità di un figlio c’è bisogno solo di saper attendere il momento giusto per aprire un confronto sereno. Senza la capacità di aspettare si può rischiare di fare danni peggiori e di protrarre le incomprensioni. La pazienza di far maturare il tempo opportuno per parlarsi è un’arte preziosa che possiedono quei genitori saggi che non si fanno prendere dalla frenesia di fare subito giustizia, anche quando c’è di mezzo un torto subito, ma sanno temporeggiare, offrendo la possibilità di rivedersi a chi eventualmente ha sbagliato. Il pentimento, infatti, è spesso frutto di un’attesa che ha saputo far maturare il ravvedimento. Anche nella relazione di coppia è utile avere pazienza per evitare che un litigio si protragga anzitempo. Quando l’altro trova il disarmante abbraccio di chi non fa prevalere la sua ragione, ma solo dimostra la volontà di ritrovarsi e di fare la pace tutto diviene più semplice e si sciolgono anche le asperità più difficili. La pazienza è davvero una virtù dei forti cioè di coloro che sanno con umiltà fare un passo indietro e lasciare lo spazio e il tempo perché l’altro rielabori la sua posizione. La pazienza è l’arma che disarma, che ottiene di rimettere sulla stessa lunghezza d’onda. Per questo la pazienza è un dono che va chiesto e impetrato attraverso la preghiera. Pregare per essere pazienti perché questo è il risultato di un cammino, di un lungo allenamento ma alla fine è anche un dono. Ecco perché comporta anche riconoscenza e gratitudine al Signore da parte di chi la esercita, e ai fratelli da parte di chi ne riceve beneficio. È bello saper ringraziare per un atto di pazienza di cui si è beneficiato, con semplicità e gratitudine quel grazie rimane e consolida l’unione famigliare. Una famiglia che esercita la pazienza è più forte nelle avversità e sa tenere la barra dritta anche durante le turbolenze più violente perché ripone la sua fiducia in Dio e sa che è Lui il Signore della storia.