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Si avvicina la prima domenica di Avvento e dalla settimana che la precede sarà disponibile, presso la libreria San Paolo Gregoriana di via Vandelli, vicino a piazza Duomo, il nuovo libro (in vigore dal 30 novembre) Anno del Signore 2025-2026. Guida per le celebrazioni secondo il calendario romano proprio.
In copertina è riprodotto il particolare di un polittico di Antonio Veneziano della metà del 13° secolo. Il Signore Gesù è sceso nella spaccatura della terra che è il fiume
Giordano, simbolo della morte di cui si caricherà per donarci la salvezza. Ha il corpo velato dalle acque fino allo sterno e guarda con decisione il Battista, lasciando emergere una mano per mostrare in un gesto semplicissimo – tre dita alzate – il fondamento su cui poggia l’universo, il mistero dell’Amore del Padre. Ed eccolo, l’Amore, lo Spirito Santo: scende a capofitto su di lui in forma di colomba, mentre un angelo si affretta a porgere al Figlio di Dio le vesti di un’avventura perfettamente umana e perfettamente divina.
365 giorni dopo chiudiamo il libro e sulla controcopertina vediamo il Risorto che riceve lo slancio d’amore di Maria Maddalena nel giardino pasquale e si piega a conversare con lei in un colloquio amichevole (cfr. Gv 15,15). Non è che il compimento della sua riemersione dalle acque del fiume.
Anche quest’anno chiediamo al genio dell’arte di illuminare la nostra fede, di aiutarci a riconoscere la beatitudine che è essere cristiani e a cogliere l’immensità e la vertiginosa “semplicità” della Rivelazione. Ma anche, nella stagione pastorale che ci vede intenti alla sensibilizzazione ai ministeri battesimali, di ispirare le nostre azioni facendoci sentire come l’unico bene sicuro sia amare e servire i fratelli, stringerci a loro come Chiesa.
Il calendario offre tutte le indicazioni liturgico-rituali e pastorali in vista delle celebrazioni dell’anno
del Signore 2025-2026 e riporta l’elenco delle Giornate mondiali e nazionali promulgate dalla Conferenza episcopale italiana. I testi dei nuovi Messale, Lezionario, Orazionale e Liturgia delle Ore propri sono in attesa dell’approvazione del Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, quindi l’indicazione è ancora quella di tenere presente la versione del 1988, reperibile nella homepage del sito dell’Ufficio diocesano per la liturgia.