La riflessione su collegialità e sinodalità è stata centrale nell’81ª Assemblea generale della Cei. Come riportato nel comunicato finale, il card. Matteo Zuppi ha ricordato che nel Cammino sinodale “ora si apre una fase nuova che interpella in particolare noi Pastori nell’esercizio della collegialità e in quel presiedere la comunione così decisivo perché la sinodalità diventi forma, stile, prassi”. I vescovi hanno espresso unanime apprezzamento al cardinale presidente e hanno ribadito la necessità di vivere la sinodalità come forma ordinaria della vita ecclesiale. Il testo legge la crisi contemporanea anche come rischio di “insignificanza” interna, da superare attraverso la gioia della fede, la chiarezza del Vangelo e una testimonianza più libera e coraggiosa, in un contesto culturale orientato all’omologazione. Si richiama una Chiesa missionaria capace di valorizzare il protagonismo dei laici e di offrire comunità che contrastino la solitudine diffusa. Il comunicato evidenzia l’urgenza di una pastorale d’ambiente che sappia abitare scuola, università, sanità, lavoro, sport e cultura; di sacerdoti “vicini al gregge”, donando tempo ed energie; e del rafforzamento degli organismi di partecipazione come laboratori vivi di comunione e corresponsabilità.