Mosaico
Soho è un vivace quartiere nel centro di Londra. Poco meno di mezzo chilometro quadrato racchiuso tra Oxford Street, Regent Street, Leicester Square e Charing Cross Road, in cui si trova Piccadilly Circus, una delle più famose e caratteristiche piazze della capitale inglese. Affermato quartiere residenziale fin dalla fine del XVII, Soho annovera tra i suoi residenti anche diversi nomi illustri come Karl Marx, Giacomo Casanova, Canaletto, William Blake, Isaac Newton, Dr. Johnson e i compositori Franz Josef Haydn e Wolfgang Amadeus Mozart. Ma questi non sono gli unici artisti che hanno scritto la storia del quartiere londinese. Alla lunga lista si è aggiunto in questi giorni un gruppo di bambini – dai 5 agli 11 anni – che, con le opere artistiche realizzate per il progetto “Soho Kids Xmas Lights”, lo scorso 19 novembre hanno letteralmente acceso il quartiere in vista del Natale. Le speciali luminarie disegnate dai bambini della Soho Paris School sono state accese in grande stile dal “Mini Mayor” della Soho Parish School lo scorso 19 novembre alla presenza del Lord Mayor di Westminster, il consigliere Paul Dimoldenberg, che ha guidato il countdown, puntualmente ripreso e pubblicato su Ig.
Il progetto “Soho Kids Xmas Lights” nasce nel 2021, sotto la direzione dell’architetto e ambasciatore di architettura RIBa Antonio Capelao. Vivere il Natale attraverso gli occhi dei bambini: questa l’idea alla base del progetto. I bambini della Soho Parish School sono stati chiamati a disegnare a mano cosa è per loro il Natale. I disegni sono stati poi trasformati in creazioni luminose uniche nel loro genere: pupazzi e alberi di Natale, palline, renne e, perché no, anche un elfo sullo skate, un ananas e un cupcake vestiti a festa e ancora un granchietto e una paperella in versione natalizia. “Soho Xmas” è sintetizzato visivamente da una stella cometa che ha come coda l’arcobaleno.
Cittadino britannico nato in Mozambico con origini portoghesi, Capelao si è formato come architetto ed ha lavorato nel settore dell’architettura a Londra, Ahmadabad (India) e Imadol (Nepal). Ed è proprio in India e in Nepal che ha concentrato il suo lavoro sulla co-progettazione e sull’immaginazione di un futuro migliore e più libero, lavorando principalmente con i figli dei lavoratori migranti. A partire dall’esperienza maturata ha sviluppato una serie di workshop di sensibilizzazione su architettura e design che tiene per studenti di scuole primarie e secondarie a Londra e all’estero. Prossimo obiettivo quello di integrare gli studi di architettura nel curriculum della scuola primaria nel Regno Unito, Ed è proprio in questo contesto che nasce “Architecture for kids CIC”, la community che sostiene “Soho Kids Xmas Lights”. Facendo tesoro del suo retroterra multiculturale e multidisciplinare, Capelao osserva e coglie il mondo da una prospettiva più ampia, esplorando costantemente nuovi territori geografici e culturali, tenendo a mente le qualità umane essenziali, guardando al terreno comune e celebrando al tempo stesso le diversità. Un modo di porsi che ben si sposa con la realtà della Soho Parish School, l’unica delle 16 scuole presenti nel quartiere, che è sopravvissuta ai cambiamenti della zona e alle vicissitudini della storia. Nata nel 1872 dalla fusione di tre scuole del quartiere che erano state create come fondazioni di beneficenza basate su donazioni volontarie (la St. Anna, fondata nel 1699, la St. James’s nata nel 1827 e la St. Peter’s che ha visto gli albori nel 1872), ha la sua sede in Great Windmill Street, quando si chiamava ancora St. Peter’s, come inciso sui muri esterni. Negli anni Settanta del XIX secolo la scuola di Soho forniva ai suoi alunni controlli medici e dentistici regolari, cosa che la maggior parte della popolazione meno abbiente difficilmente riusciva a permettersi. Non solo. Viene creata anche una mensa, dove i bambini ricevono i “pasti scolastici”, che per molti di loro era l’unico pasto caldo della giornata. Molti dei bambini della Soho Parish School provenivano da famiglie di immigrati, ebrei (all’inizio del XX secolo), italiani, cinesi e bengalesi. Ora la scuola è frequentata da bambini e ragazzi di molte altre nazionalità. La guida della scuola era affidata al clero delle diverse chiese presenti a Londra, ma i veri eroi e le vere eroine erano i tanti insegnanti animati dalla passione per il loro lavoro e per il bene dei più piccoli. Mantenere la scuola in funzione con poco personale e con aule sovraffollate e scarsamente illuminate – come si può leggere nelle cronache dell’istituto – dev’essere stata senza dubbio una sfida quotidiana. Ma dagli annali saltano fuori anche episodi più divertenti, dove protagoniste sono sempre la creatività e la fantasia dei bambini. Creatività e fantasia che sono alla base del progetto “Soho Kids Xmas Lights”, giunto quest’anno alla sua quinta edizione.
Un progetto che è andato via via ampliandosi. Dai 21 pannelli del 2021 si è arrivati oggi a 51 luminarie, che è possibile andare a scoprire, seguendo una mappa preparata da Capelao e dai suoi collaboratori.
L’edizione 2025 ha come tema “Illuminazione, identità di luogo e donne a Soho”. Accompagnati dalla storica del quartiere e podcaster Clare (Wright) Lynch, i bambini hanno scoperto cosa hanno fatto per il quartiere di Soho diverse artiste del passato così come del presente. “I sei disegni che sono stati trasformati poi in altrettante luminarie – scrive Clare Lynch sul suo account Ig – sono oggi visibili per le strade di Soho e fanno luce sul lavoro di donne incredibili, donne del passato e del presente, che lavorano nel mondo dell’arte”.
C’è la pittrice svizzera Angelika Kauffmann (1741-1807) che soggiornò a Soho per oltre un decennio e che – proprio nel periodo londinese – coltivò per la pittura di storia, divenendo con Mary Moser l’unica fondatrice di sesso femminile (fra 34 membri) della Royan Academy of Arts. E c’è poi Elisabetta de Gambarini (1731-1765), compositrice, organista, soprano, clavicembalista e pittrice inglese, nata a Londra da padre italiano, Charles Gambarini, un diplomatico trapiantato in Inghilterra e Giovanna Paula Stradiotti. L’edizione 2025 delle “Soho Kids Xmas Lights” ha acceso le luci anche su due attrici dell’Ottocento, Dorothea Jordan e Drances Alsop. Per quanto riguarda, invece, il presente, Clare Lynch ha fatto conoscere ai piccoli artisti della Soho Parish School Mieko Shimizu, cantautrice, compositrice e produttrice giapponese che vive e lavora a Londra, dove collabora con la compositrice Jasmine Morris. E poi, non da ultima, la produttrice teatrale londinese Nica Burns, comproprietaria insieme al suo socio in affari MaxWeitzenhoffer del gruppo Nimax Theatres, che comprende sei teatri del West End.
Per finanziare il progetto, la Soho Society, realtà che dal 1972 – data della sua istituzione – si adopera per “rendere Soho un luogo migliore in cui vivere, lavorare visitare” – ha promosso una raccolta di fondi online, attraverso la quale sono stati raccolte 5.000 sterline per dare vita al progetto guidato dalla comunità dove i bambini “trasformano Soho in una luminosa galleria di immaginazione e gioia”.
In questi anni le “Kids Xmas Lights” hanno catturato il cuore e l’attenzione di così tante persone, da essere proposte anche fuori Londra, per la precisione a Cardiff. “Le feste natalizie sono già arrivate a Cardiff – si legge su Ig –. Otto bambini della scuola primaria hanno visto le loro luci natalizie illuminare le strade della capitale del Galles nell’ambito della seconda edizione di “Kids Xmas Lights”. Le luminarie degli alunni della Tredegarville Church in Galles Primary School, si ispirano al territorio locale e sono presentate durante una cerimonia organizzata nel quartiere Canal Quarter”.