Fatti
Fabio e Francesco ogni giorno accompagnano in pulmino gli ospiti tra casa e centro diurno; Anna e Caterina danno una mano a Villa San Francesco a Camposampiero; Francesca al venerdì aiuta nelle spese e nelle faccende a Casa Tescari a Vigodarzere. Ci sono poi i genitori dell’Associazione Famiglie delle persone con disabilità e una sessantina di persone attive nella storica associazione Amici dell’Irpea.
La Fondazione li ha celebrati lo scorso 5 dicembre nella Giornata internazionale del volontariato: «Sono i nostri volontari e andrebbero ricordati e ringraziati non uno ma tutti i giorni, perché continuano a scegliere di essere con noi – sottolinea il direttore di Irpea, Stefano Rizzo – Irpea si regge su due pilastri portanti che, insieme, lavorano per restituire benessere alle persone. Da un lato i professionisti del sociale, dall’altra i volontari che gratuitamente donano il loro tempo e sono una forza potente e silenziosa, trasversale a tutti i settori. Questo ci permette di fare qualcosa in più per tutte le persone che seguiamo e di assolvere a una missione fondamentale per l’inclusione, che è quella di aprirci all’esterno».
Infatti il volontariato entra in Irpea come una grande e preziosa risorsa, ma viene anche portato al di fuori con esperienze di reciprocità. Tra chi fa volontariato ci sono persone delle comunità alloggio e dei centri diurni come Laura, Elena, Andrea, Leo, Omar, Nadia, Francesco, Alessandro, che due volte a settimana vanno al parco inclusivo Albero del tesoro, insieme all’operatrice socio-sanitaria Gloria, per prendersi cura del verde. «La giornata di volontariato al parco è sempre molto attesa da tutti loro. Il progetto “Curiamo il prato”, attivato da Irpea con Fondazione Hollman, promuove l’inclusione sociale attraverso semplici attività – spiega la coordinatrice delle comunità alloggio Irpea, Vera Boccaccio – È un impegno che fa sentire tutti coinvolti e felici di contribuire alla manutenzione del parco, soprattutto perché possono vedere i bambini utilizzare i giochi inclusivi presenti».
Un altro gruppo di persone di Villa San Francesco di Camposampiero collabora con la Caritas per preparare e distribuire buste di generi alimentari per le famiglie bisognose del Camposampierese e con il Circolo Noi per la gestione del bar parrocchiale di Santa Giustina in Colle. «Beatrice, Marco e Lucia, affiancati dai membri del circolo Silvano, Cecilia, Sonia e Lisa – racconta il coordinatore di Villa San Francesco, Alberto Carlesso – si occupano come volontari delle ordinazioni, della preparazione dei caffè e della relazione con i clienti, mettendo in gioco impegno, autonomia e tanta gentilezza». Fare del bene fa bene, a sé stessi e agli altri. Ancor più con il volontariato inclusivo dentro e fuori Irpea.