StorieMaurizio Boschiero Bon di Chiuppano, classe 1954, ha da sempre la passione per i libri e la scrittura. Da quando è in pensione la sua seconda casa è la biblioteca del paese e fuori dal cancello di casa ha creato una piccola libreria che è luogo di incontro e chiacchiere
Maurizio Boschiero Bon, classe 1954, nato da un’umile famiglia della Pedemontana, cresce al cospetto delle due sorelle, di papà Giovanni e mamma Giannina. Fin dagli anni di scuola elementare si nota la sua passione per la scrittura, infatti il suo primo tema è talmente bello, che la maestra decide di leggerlo a tutti gli alunni. Questo amore fiorisce alle superiori e anche i compagni ne riconoscono la bravura tanto che ancora adesso si ricordano del suo innato talento. La docente di italiano dell’istituto tecnico industriale professionale gli consiglia di iscriversi all’università, facoltà di Lettere, ma, sebbene si renda disponibile ad aiutarlo economicamente, Maurizio non vuole gravare su nessuno. Perciò inizia a lavorare in una fabbrica: una professione che non lo entusiasma affatto ma che intraprende con molta serietà e impegno, infatti i titolari gli affidano ruoli di responsabilità e si trova a ricoprire mansioni sempre più importanti. Nonostante in quel periodo stili solo relazioni e verbali di corsi di formazione, una collega lo invita a partecipare a un concorso letterario di Breganze e Boschiero decide di scrivere un testo riguardante la brentana del ‘66 (l’alluvione e la piena del fiume Brenta). Una concorrente in quell’occasione gli suggerisce di inviare il suo scritto al Giornale di Vicenza e viene pubblicato nella rubrica “Racconti dei lettori”. Lo stesso avviene per altri articoli di Boschiero finché l’allora direttore, Antonio Di Lorenzo, gli propone di scrivere un libro di storia locale raccontando di fatti e personaggi reali. Nascono così le prime pubblicazioni: nel 2005 Poesie; nel 2006 Sui sentieri del tempo, nel 2010 Ciupàn ’60 ’70 e nel 2022 È vietato sputare per terra. Annovera anche un libro sulla Rivit (azienda di Caltrano), redige varie prefazioni di libri di amici, partecipa a moltissimi concorsi letterali e ne vince venti (tra cui due importanti su Fausto Coppi, passato anche in queste zone col Giro d’Italia). È in pensione però che vive pienamente la sua passione. Finalmente infatti nel 2019 arriva il momento in cui può dedicarsi a ciò che ha sempre amato: i libri e la scrittura! «Da quando sono in pensione la mia seconda casa è diventata la biblioteca di Chiuppano – racconta Boschiero – ogni giorno alle 5.30 mi reco nel mio regno: anche durante i weekend, a Natale, a Pasqua, praticamente sempre! Se non ci vado mi sembra di tradire la mia più grande passione!». A quell’ora non c’è ancora nessuno e Maurizio ne approfitta per sistemare i libri, fare dei lavoretti di manutenzione, leggere qualche nuovo testo. «Alle 6.30 le campane rintoccano suonando l’Ave Maria, io apro le finestre della biblioteca e respiro a pieni polmoni il profumo del pane fresco che il panificio vicino inizia a sfornare». È ormai diventato un rituale a cui Maurizio non può rinunciare. Alle 8.30 torna a casa senza aver incontrato nessuno del paese: è una persona riservata e non ama stare al centro dell’attenzione. Negli ultimi tempi ha dovuto però modificare questo lato del suo carattere poiché la nuova idea di biblioteca davanti casa lo ha indotto a incontrare molte persone. Infatti dal 2021 Maurizio espone libri di tutti i tipi fuori dal cancello di casa e permette ai passanti di prenderli in prestito gratuitamente, portarne degli altri, scambiare opinioni. «Ero molto timido a scuola – dice – i libri mi hanno aiutato ad aprirmi al mondo, mi hanno cambiato la vita, sono diventati la mia seduta psicanalitica». Ora sono le persone ad andare a casa sua: passanti casuali che escono dalla pizzeria di fronte e si fermano a prendere un libro o chiedere consigli su cosa leggere; dottori, giornalisti, autori, sacerdoti, turisti che salgono o scendono dall’Altopiano di Asiago, abitanti di paesi e città limitrofe, tutti fanno sosta a Chiuppano per un’ispirazione morale o intellettuale! Insomma a casa Boschiero non ci si annoia mai. «Il campanello continua a suonare – aggiunge la moglie Nadia – e io sono ben lieta di preparare un caffè finché gli ospiti chiacchierano con mio marito. Sono contenta di vedere che Maurizio ha finalmente realizzato ciò che desiderava da una vita, è uno stimolo anche per me». I Boschiero si sono abituati al via vai di gente, le loro giornate sono piene di relazioni, accolgono a braccia aperte chiunque.
Boschiero si reca nelle scuole a raccontare ai bambini come era l’istruzione di un tempo. «In una valigia ho raccolto gli oggetti degli anni ‘60: inchiostro, pennino, quaderni, libri, gomme, perfino il salvadanaio del corso di risparmio. Trasmetto loro la passione per la lettura e li esorto ad interessarsi della storia della nostra zona intervistando i loro nonni».
«Due anni fa, uscendo da una pizzeria di Chiuppano, ho notato tanti libri sul muretto dell’abitazione di fronte – racconta Mariglen Hysaj, 18enne di origini albanesi, residente a Piovene Rocchette – Non credevo ai miei occhi: io adoro leggere! Mi sono avvicinato e, sorpreso, ho scoperto che si potevano prendere gratuitamente. È uscito il padrone di casa e abbiamo scambiato qualche parola. È nata una vera amicizia, un rapporto profondo: Maurizio per me è come un nonno. Vado a trovarlo, mi aiuta con lo studio, parliamo di attualità, letteratura, storia. Abbiamo un bellissimo legame, condividiamo le stesse passioni. Maurizio è spesso invitato a presentare i suoi libri con Giancarlo Ferron (scrittore, naturalista, fotografo) e io li accompagno. In futuro vorrei diventare scrittore: Maurizio mi insegna che i cassetti dove teniamo i nostri sogni più nascosti si possono aprire anche dopo tanti anni!».
