Chat dell’orrore. Pollo (sociologo): “Una discesa agli inferi ma dalla quale si può risalire”

Video pedopornografici, inni a Hitler e all’Isis, razzismo, antisemitismo, scherno nei confronti di bambini malati di cancro, sevizie su animali. Il tutto condito con svastiche e bestemmie. Sono i contenuti di “The Shoah party”, chat gestita da due quindicenni su WhatsApp scoperta dai Carabinieri dopo la denuncia della mamma di un tredicenne. Indagati 25 giovanissimi. L’analisi del sociologo Mario Pollo: “Una discesa agli inferi che ha molte cause, ma dalla quale si può risalire”