Vescovi svizzeri su suicidio assistito: “La Chiesa non può essere presente nella stanza al momento finale”

Succede sempre più spesso che, anche indipendentemente dal desiderio di ricevere un sacramento, i pazienti che contemplano il suicidio assistito richiedono un accompagnamento umano e spirituale e desiderano la presenza di un operatore pastorale o di una persona impegnata nella Chiesa. A volte la richiesta arriva al punto di desiderare un prete che possa accompagnare il paziente fino al momento della somministrazione del prodotto letale. Come rispondere? Un documento dei vescovi svizzeri esplora modi e tempi di accompagnamento spirituale e presenza